Due nuovi programmi di Double Degree in Cattolica: dopo Economia di Piacenza e Agraria a Cremona, sono partiti con l’inizio del nuovo anno accademico i programmi delle facoltà di Psicologia e Scienze politiche. Prevedono uno scambio di studenti tra università nel secondo e ultimo anno della laurea magistrale.
Psicologia in Spagna
“Psicologia clinica: salute, relazioni familiari e interventi di comunità”, è la laurea magistrale che ha inaugurato il doppio titolo per alcuni studenti che svolgeranno un anno presso la Universidad de Siviglia o presso la Universidad San Pablo Ceu di Madrid. Pensato due anni fa, questo progetto vede già ora i primi frutti con l’esperienza di studenti che, svolto il primo anno di laurea magistrale in Italia, sono ora all’estero per completare il percorso (qui accanto i racconti di Laura Patti ed Elena Taurini).
Secondo un accordo predefinito tra i rettori dei due atenei coinvolti, vengono strutturati dei piani di studio ad hoc che offrono agli studenti un valore aggiunto rispetto al percorso naturale che avrebbero maturato rimanendo a studiare in Italia. In particolare i quattro italiani che sono partiti per l’anno di studio in Spagna approfondiranno il filone cognitivo-comportamentale qui meno studiato, e i quattro spagnoli faranno un percorso centrato sulle relazioni, caratteristica peculiare degli studi di psicologia in Cattolica. Per la selezione dei candidati sono determinanti il superamento degli esami del primo anno con valutazioni positive e un’ottima conoscenza dell’altra lingua per poter partecipare e seguire le lezioni e le attività in totale autonomia. Il piano di studi viene concordato tra i due atenei, crediti e criteri di equipollenza vengono valutati in base ai diversi ambiti disciplinari e la tesi viene discussa nell’università di provenienza dello studente che però, nel caso degli italiani, dovrà presentare un summary in lingua inglese.
«Il doppio titolo è un valore aggiunto sia per quanto riguarda il curriculum sia per quanto riguarda l’esperienza personale – dice Vittorio Cigoli, direttore dell’Alta Scuola in Psicologia “A. Gemelli” e direttore del corso di laurea in “Psicologia clinica”. L’esperienza positiva dei primi giovani che sono andati a Siviglia per un anno conferma che è vincente l’idea di aprire l’università e la formazione a percorsi svolti all’estero. Mentre è pronto il nuovo bando, stiamo pensando di allargare la proposta a università di altri Paesi di lingua inglese e francese». «Il mercato è competitivo e richiede strutture e servizi sempre all’avanguardia e l’Università Cattolica attraverso i rapporti internazionali e i servizi agli studenti offre opportunità uniche e apprezzate anche all’estero - conclude il professore - anticipando una possibile apertura dei doppi titoli anche ad altri ambiti disciplinari della Psicologia nei prossimi anni».
Scienze politiche in Germania
Il doppio titolo di laurea magistrale in “Politiche europee ed internazionali” della facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica, che offre anche il riconoscimento del titolo di master in “Europäische Integration und regionale Entwicklung”, è stato realizzato insieme all’Università Martin Luther di Halle-Wittenberg in Germania, vicino a Lipsia. Il progetto ha visto gli albori tre anni fa a partire dalle richieste delle aziende tedesche che stabiliscono rapporti con il mercato italiano. Si pensi che quelle operanti nel nord Italia sono 500.000 e 187.000 quelle italiane in affari con la Germania che danno lavoro a quasi 200.000 persone. Inoltre sono oltre 1000 le aziende a diritto italiano che hanno capitale tedesco. Questi dati chiarificano la necessità di creare una formazione specifica per giovani italiani e tedeschi, che da futuri manager dovranno relazionarsi quotidianamente con entrambi i Paesi.
«La richiesta delle aziende tedesche di personale preparato e ottimo conoscitore della lingua tedesca ha fatto sì che l’Università Cattolica decidesse di aprire un percorso formativo comune con questi partner» - dichiara il professor Alberto Krali, docente di Letteratura tedesca del nostro Ateneo -. Molti fornitori di imprese tedesche sono italiani, come nel campo della meccanica, ma questo riguarda anche i settori dell’arredamento, dell’abbigliamento e dell’alimentare. «Quello che viene richiesto e a cui il Double Degree deve preparare gli studenti non sono solo una formazione accademica professionalizzante e la padronanza della lingua tedesca, ma anche una conoscenza approfondita della cultura, del modo di lavorare e di operare dell’altro Paese. Per questo la full immersion di un anno a Halle è determinante nel curriculum degli studenti – prosegue il professor Krali. La fidelizzazione del cliente passa, infatti, attraverso la conoscenza approfondita del prodotto ma anche delle relazioni interpersonali».
Se è vero che l’Università non è una torre d’avorio, ma un’istituzione formativa collegata fortemente con il territorio, il Double Degree stimola questo rapporto attraverso lo stage in azienda (o in una istituzione pubblica o in un istituto di ricerca), durante tutta la seconda parte dell’anno da svolgere all’estero. Questo fa sì che lo studente, fatta questa esperienza formativa, sia in grado di operare nel mercato. Anche se il progetto del doppio titolo con l’Università di Halle parte quest’anno, a due studenti che hanno frequentato già il primo anno della laurea magistrale in Italia, è stata data l’opportunità di svolgere il secondo anno a Halle, una città dell’ex Germania dell’Est, che oggi è in forte espansione e comincia a raccogliere i frutti di una semina lunga vent’anni. «Per il momento – dice Krali – si parte con lo scambio alla pari solo di cinque studenti italiani e tedeschi per garantire l’assistenza necessaria nella fase iniziale del progetto ma, se l’esperienza continuerà a dare riscontri positivi, aumenteremo il numero».