Un sito dove trovare facilmente, attraverso chiavi di ricerca, oltre 300 iniziative di solidarietà, per stare insieme in questo particolare frangente che ci costringe in isolamento. Ad avere l’idea è stata la nostra alumna Paola Vinci, laureata in Economia, corso Economics and Management: “Nei primi giorni a casa mi arrivavano su WhatsApp informazioni di moltissime iniziative in ogni ambito, ma era difficile memorizzarle tutte e ogni volta dovevo ritornare sulle chat. Ho pensato che sarebbe stato utile un posto dove trovarle tutte già suddivise per categorie”. In poco più di 48 ore, insieme all’amico ingegnere informatico Francesco Ambrosini, Paola ha ideato e messo on line Co-vida.com. “Un nome – racconta – che deriva dall’unione di cooperazione e vida risultando in una vita-collaborativa come quella che siamo invitati a condurre, in particolare in questa occasione, ma che nel suono richiama il termine movida, per offrire anche divertimento e intrattenimento”.
Tour virtuali di musei, e-book, corsi online di ogni materia e genere, sul portale si trovano opportunità tra le più disparate, gratuite anche quando solitamente sono a pagamento, come consulenze di medici, psicologi o personal trainer. Accanto a proposte divertenti - le lezioni di chitarra online di Alex Britti o i “brandelli” di teatro di Casa Shakespeare – si trovano servizi utili soprattutto per le persone anziane o più vulnerabili. Ne sono un esempio i ragazzi del Team Bòta di Rimini, che tengono compagnia al telefono e si offrono per fare la spesa o portare i pasti già pronti a casa.
“A livello sociale, soprattutto locale – osserva Paola - ci sono molte proposte che spesso non è facile rintracciare. Vorremmo dare più visibilità alle persone che stanno facendo tantissimo per aiutare gli altri”. Questo è il motivo per cui gli utenti possono utilizzare un modulo del sito per suggerire iniziative proprie o di cui sono venuti a conoscenza.
Il progetto, che al momento riguarda per lo più l’Italia, potrebbe allargarsi. Paola ha lanciato un appello ai suoi ex compagni di corso e amici sparsi nel mondo, anche se molti di loro in questi giorni stanno rientrando nel Paese. Nel frattempo, il sito è stato reso navigabile in 7 lingue. “Se c’è una cosa che ho imparato negli anni trascorsi in Cattolica - dichiara – è che bisogna fidarsi del proprio istinto fino in fondo, osare e tentare sempre di mettere in pratica le idee che si hanno, in collaborazione con gli altri”.