Crescono gli studenti stranieri in arrivo in Università Cattolica in linea con quanto presentato oggi dalla ricerca Study in Milan creata da Camera di Commercio di Milano, Comune di Milano e dalle principali Università ed Enti di Alta Formazione Milanesi. I dati presentati rivelano che Milano attira il 25% degli studenti stranieri presenti in Italia: in 18.000 hanno scelto gli atenei milanesi negli ultimi 5 anni per il loro percorso di studi.
In questo contesto, l'Università Cattolica del Sacro Cuore riscontra una crescita di iscrizioni pari al 23% rispetto al 2015 solo per la prima metà degli arrivi dell’anno. Infatti l’Ateneo si aspetta di accogliere un numero simile se non superiore di studenti internazionali a partire da febbraio per i programmi in partenza nel secondo semestre e in estate.
A partire dal 1° settembre sono stati accolti presso l’Ateneo di largo Gemelli circa 843 studenti di 83 Paesi diversi. Dal Kazakistan all’Indonesia, dal Ghana all’Australia, per citarne alcuni. Di questi, 460 hanno scelto i programmi Exchange o Study Abroad, mentre 102 si sono iscritti ai master di primo livello; e per finire sono 281 gli studenti internazionali che hanno scelto i corsi di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico.
La facoltà che ha visto più iscritti è quella di Economia, grazie anche all’attivazione dei nuovi corsi di laurea in lingua inglese; molti degli studenti internazionali che hanno scelto una laurea triennale hanno mostrato interesse per il corso di International Relations and Global Affairs della facoltà di Scienze politiche e sociali. I master più gettonati afferiscono alla facoltà di Economia e a quella di Lettere.
La maggior parte di questi studenti, vale a dire l’11% del totale, proviene dagli Stati Uniti, mente al secondo posto si trova la Francia con il 10%; e il terzo scalino del podio lo conquistano gli studenti cinesi che quest’anno rappresentano il 7% sul totale degli studenti internazionali che sono arrivati.
«Alla base della crescita del numero degli studenti internazionali – afferma Pier Sandro Cocconcelli, delegato del Rettore per l’Internazionalizzazione – c’è l’incremento, in maniera strutturata, dei nostri rapporti con quegli atenei che sono ai primi posti delle classifiche mondiali, per condividere esperienze e progetti nel campo della formazione e della ricerca. Non solo: abbiamo rafforzato la nostra rete di scambi, valorizzando e consolidando importanti esperienze in diversi ambiti: i double degree, i visiting professor, l’ampliamento dell’offerta formativa in inglese ma anche in alcuni ambiti specifici quale la preparazione linguistica, come per esempio l’Istituto Confucio».