«Ero molto interessato a prestare un periodo di volontariato a Expo e tramite la Cattolica ho avuto l’opportunità di farlo per Caritas Ambrosiana». Andrea Cartabia è il primo dei nove studenti volontari che nel corso dell’estate offriranno il loro contributo a una presenza speciale dentro l’Esposizione universale milanese: quella dell’Edicola Caritas.
Andrea, studente del corso di laurea magistrale in Mercati e strategie d'impresa della facoltà di Economia, inizierà il suo servizio lunedì 8 giugno mettendo a disposizione tutte le sere della settimana fino al 12 giugno. Dopo di lui si alterneranno Davide Amata, triennale in Scienze dei beni culturali (Lettere e filosofia), Valentina Bienati, quarto anno di Giurisprudenza, Mario Daniele, triennale in Economia e legislazione d'impresa (Economia), Letizia Degradi, triennale in Economia e gestione aziendale (Economia), Marta Favaron, triennale in Esperto linguistico per le Relazioni Internazionali (Scienze linguistiche e letterature straniere), Ena Peeva, triennale in Food Science and Technology (Scienze agrarie, alimentari e ambientali), Lucia Piemontesi, master in Ideazione e progettazione di eventi culturali, Marilena Scalia, magistrale in Psicologia delle Organizzazioni e del Marketing (Psicologia).
«Volevo partecipare nel mio piccolo a Expo - racconta Andrea (nella foto il giorno della laurea triennale) - e questo progetto mi permette di farlo. Il fatto che il messaggio trasmesso da Caritas all’Expo sia rivolto alla condivisione e a coloro che si trovano in situazioni critiche dal punto di vista alimentare è un motivo in più per aderire a questa proposta».
Ma cosa faranno i nostri volontari a Expo? «Il nostro servizio consiste nell’accompagnare i visitatori all’interno dell’edicola Caritas in modo che possano vivere l’esperienza e cogliere il messaggio – spiega Andrea -. Più in particolare saremo suddivisi in diverse postazioni, ognuna delle quali richiede lo svolgimento di differenti compiti, quali l’accoglienza dei visitatori, la spiegazione di alcune opere d’arte presenti all’interno dell’edicola e via dicendo».
Per arrivare preparati all’appuntamento non è mancato ovviamente un breve percorso di formazione. «C’è stato nelle settimane passate un incontro di formazione nella sede di Caritas Ambrosiana che ha avuto lo scopo di illustrarci i nostri compiti e a darci informazioni utili per svolgere il nostro servizio. Inoltre abbiamo a disposizione dei materiali che serviranno per poter dare informazioni dettagliate ai visitatori in caso di domande di questi ultimi».
Andrea ha le idee chiare in merito all’Expo, in linea con l’atteggiamento positivo verso l’Esposizione universale milanese da parte degli studenti della Cattolica, secondo quanto emerso da un sondaggio condotto prima dell’inizio. «Penso possa essere un punto di partenza per far cambiare rotta al nostro Paese, anche se solo dal punto di vista psicologico. Una valutazione globale della manifestazione non potrà che essere fatta a novembre, però si può già dire che l’afflusso di pubblico è in linea con le speranze della vigilia e i vari ritardi tanto temuti alla vigilia non penso abbiano penalizzato i visitatori».
Per un giudizio su come il tema di Expo 2015 è stato tradotto dai Paesi espositori e dai cluster Andrea aspetta di vedere di persona. «Posso però dire che l’approccio di Caritas Ambrosiana sia molto interessante e ci deve far riflettere. È inaccettabile che al giorno d’oggi il nostro pianeta sia spaccato in due: una parte in cui lo spreco alimentare è la regola; l’altra parte in cui la malnutrizione la fa da padrona».