Cersi e Ispo insieme per analizzare il commercio cremonese. Il centro di ricerca condiretto dal professor Fabio Antoldi e l’Istituto di studi sulla pubblica opinione diretto dal professor Renato Mannheimer hanno presentato l’8 febbraio i dati dell’indagine elaborati su incarico della Camera di Commercio e dalle Associazioni di categoria del settore.
Davanti a una platea composta da molti operatori, associazioni di categoria e da numerosi assessori, Mannheimer ha tracciato il ritratto di un centro storico che attrae soprattutto persone mature (ultra55enni) e residenti della città, mentre i giovani e gli abitanti dei comuni limitrofi preferiscono nettamente i centri commerciali. Il centro di Cremona ha perso attrattiva nei confronti di questi ultimi in maniera impressionante. Molta enfasi è stata posta sulla risposta data in merito alle abitudini di frequentazione del centro città: quasi la metà dei cittadini (47%) afferma di non frequentarlo mai, percentuale che sale al 58% tra i giovani 18 – 34enni. Più preoccupante il dato dei residenti nei comuni limitrofi al capoluogo: ben il 59% di questi afferma di non frequentare mai il centro di Cremona.
La seconda parte dell’indagine sul commercio è stata svolta dal condirettore del Centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale, Fabio Antoldi, curatore della ricerca “La competitività delle imprese commerciali della città di Cremona e le loro prospettive strategiche”, condotta tramite un’analisi comparativa tra le strutture del commercio di Brescia, Crema, Lodi, Mantova, Pavia, Parma e Piacenza, con interviste a esperti e operatori del settore, focus group con commercianti e con la somministrazione di ben 670 questionari di cui 455 completi ed elaborati. Gli esiti dell’indagine danno la misura di un settore di fronte alla sfida del rinnovamento: il commercio deve saper lavorare in sinergia, aprirsi all’innovazione, catturare l’attenzione dei clienti «con modi e strumenti nuovi, con nuove competenze, con maggiore innovazione e flessibilità»