L’offerta formativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si allarga, con la proposta del master in Food & Beverage: gestione e sostenibilità dei servizi di ristorazione, che vede la partecipazione, in qualità di partner, delle più importanti aziende del settore, tra cui Elior, Il Palato Italiano e Metro Italia. Una formazione che si svolge tra banchi, l’esperienza in azienda e nei ristoranti, guidata da docenti di alto livello e i professionisti aziendali. Il master partirà a febbraio 2021, le iscrizioni sono aperte fino al 31 gennaio 2021, ma i posti sono limitati.
Da dove nasce l’idea di un master in gestione e sostenibilità dei servizi di ristorazione? Secondo il professor Ettore Capri docente della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali «dalla richiesta del settore di riqualificazione di processi per la ristorazione commerciale e collettiva».
«Quello della ristorazione è un settore complesso e dalle molteplici sfaccettature – spiega il professor Capri - basti pensare a quanto è varia l’offerta ristorativa: dai servizi di ristorazione della collettività, ai ristoranti fast food fino all’alta cucina. Garantire un servizio di qualità non significa solo occuparsi della proposta culinaria, ma richiede una preparazione tecnica e manageriale sulle caratteristiche delle materie prime, sulle diete speciali, la gestione dei fornitori e dei costi, e la conoscenza della normativa».
Quali sono le esigenze di mercato a cui presta maggiore attenzione il nuovo Master?
“Il Master è destinato a chi ha una passione innata per il mondo della ristorazione ed aspira ad assumere un ruolo manageriale nell’ambito del Food & Beverage che sta vivendo uno sviluppo crescente. La ristorazione oggi più di prima, cerca un profilo dal carattere interdisciplinare capace di rispondere ad esigenze e sfide sempre più alte, compresa quella di una crisi inaspettata come quella odierna di Covid-19, che richiede preparazione sulla normativa, ma anche nuove idee e innovazione nella costumer experience. Punto di forza di questa nuova proposta formativa sarà senza dubbio la costante interazione con il mondo dell’impresa: il master è promosso infatti dai partner aziendali: Elior - leader nella ristorazione collettiva in Italia, Il Palato Italiano, Metro Italia e l'associazione dei consumatori PiaceCiboSano».
Cosa caratterizza il percorso formativo?
«Gli insegnamenti coinvolgeranno attivamente gli studenti tramite lavori di gruppo e project works, attività seminariali, visite guidate e lezioni pratiche di analisi sensoriale che si terranno nel Sensory Lab, progettato ad hoc. La formazione si chiuderà con uno stage di 450 ore organizzato secondo la logica educativa del learning by doing presso una delle aziende partner o associate».
Il tutto con lo scopo di formare i professionisti e i responsabili dei servizi di ristorazione collettiva e commerciale, dotati di una solida preparazione tecnica, gestionale e legislativa
«Esatto. Si studieranno le norme internazionali ed europee per la gestione dei requisiti igienici, delle caratteristiche qualitative e nutrizionali degli alimenti e grande attenzione sarà data alla formazione sulla sicurezza nutrizionale, sulla gestione di menu per la collettività, sulle diete speciali e la stesura dei capitolati d’appalto. Saranno inoltre fornite competenze relative a origine, autenticità e frodi dei prodotti alimentari».
Perché scegliere il master Food & Beverage? Quali sono gli sbocchi occupazionali previsti?
«Perchè Food & Beverage propone una costante interazione con il mondo dell’impresa e un’apertura verso il mondo del lavoro. Per questo si avvale di una forte partnership con gli attori della filiera ristorativa e si pone come intervento educativo altamente professionalizzante. La figura professionale formata dal Master, in accordo con la legislazione vigente, potrà collocarsi, anche in qualità di responsabile, in aziende della ristorazione collettiva e commerciale (nei servizi di refezione; nei ristoranti, negli hotel e nei servizi catering) e in aziende ed enti in ambito pubblico e privato (Aziende Sanitarie Locali, Comuni, centri di cucina, servizi di controllo qualità degli alimenti). Potrà inoltre svolgere attività libero professionale come consulente e formatore relativamente agli argomenti trattati dal Piano di Studi e in materia di riqualificazione di processi per la ristorazione commerciale e collettiva».