Taglio del nastro al Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” per il Poliambulatorio centrale. Un’occasione di festa per la comunità cattolica, per i medici e gli operatori sanitari del Gemelli, riuniti numerosi nella hall accanto ai degenti. All’inaugurazione del 22 aprile, allietata dal concerto della Banda del corpo della Gendarmeria della Città del Vaticano, è intervenuto il cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Santo Padre per la Città del Vaticano e arciprete della Basilica di San Pietro, che ha impartito la benedizione dei nuovi locali e rivolto parole di plauso e incoraggiamento ai malati e agli operatori sanitari intervenuti all’evento. Presenti alla cerimonia il rettore dell’Università Cattolica Lorenzo Ornaghi, l’assistente ecclesiastico generale, monsignor Sergio Lanza, il preside della facoltà di Medicina Paolo Magistrelli, il direttore amministrativo Antonio Cicchetti e il direttore della sede Giancarlo Furnari.
La nuova area va ad ampliare la caratteristica hall del Policlinico, simile a una piazza, luogo di incontro del mondo esterno con il mondo dell’ospedale. La progettazione, curata dall’architetto Romano Berluti, si inserisce armonicamente nel contesto ambientale. Lo sguardo del visitatore è catturato dal percorso simbolico “dal deserto all’oasi”, che è rappresentazione di uno dei passi del libro dell’Esodo (Es. 17,1– 6) posto a epigrafe di questa area rinnovata. Il versetto racconta l’evento clamoroso dell’acqua sgorgata dalla roccia, la “prova”, quello cioè che il malato deve affrontare prima della guarigione. L’ospedale, luogo di passaggio, di paura, di dolore e di sofferenza è anche luogo di cura e di guarigione. Un cammino rappresentato con piante, cactus e sabbia bianca, paesaggio del cammino degli Israeliti durante la marcia d’Israele nel deserto con l’incubo della sete e, con essa, la tentazione alla ribellione contro Mosè e il Signore. È un cammino simile a quello dei pazienti nell’ospedale, tragitto impervio e doloroso.
«Questa nuova realizzazione - ha detto il professor Ornaghi – è un incoraggiamento per tutti noi a guardare al futuro in modo positivo». «Sono aumentate e sono stati resi più confortevoli e funzionali gli spazi di attesa del Poliambulatorio – ha spiegato il direttore del Gemelli Cesare Catananti - e abbiamo voluto creare ambienti più accoglienti sia per i pazienti che per il personale che vi lavora». «Sono felice e onorato di poter benedire il Poliambulatorio centrale del Gemelli – ha detto il cardinale Comastri, che rivolgendosi in particolare ai malati ha ricordato l’emozionante testimonianza di Benedetta Bianchi Porro, che, colpita giovanissima da una grave patologia, la neurofibromatosi, seppe trasformare quel dolore in speranza per sé e per gli altri sorretta dalla fede di Gesù».
Nell’area del Poliambulatorio, dove sono stati creati dei salotti d’attesa con connessione wi-fi gratuita, è stata allestita la mostra permanente dedicata al fondatore dell’Università Cattolica padre Agostino Gemelli, realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 15 luglio 1959.