Neo-diplomati e future matricole appassionati di numeri e diritto. È la seconda giornata dell’Open day triennali con le facoltà di Economia, presentata dal preside Domenico Bodega, Scienze Bancarie finanziarie e assicurative con il preside Mario Anolli e Giurisprudenza proposta da Andrea Nicolussi, docente di diritto civile. Le presentazioni delle facoltà si sono intrecciate con i racconti dei testimoni, ex-studenti ora uomini e donne che hanno raggiunto delle posizioni di rilievo all'interno dei rispettivi luoghi lavorativi. È il caso di Alfredo Altavilla, classe 1963, laureato nell'ateneo di largo Gemelli nella facoltà di economia nel 1988 con una tesi sulla Fiat Uno e ora dirigente della casa automobilistica torinese in qualità di Chief Executive Officer Fiat Powertrain Technologies and Business Development Senior Vice President Fiat Group Automobiles. Una posizione di assoluto prestigio, raggiunta con un cammino graduale frutto anche della voglia di mettersi in gioco. «Il consiglio che mi sento di dare agli studenti è di dimostrare grande flessibilità nel posto di lavoro, essere votati a un percorso che parte dal basso e di mostrarsi disponibili anche a lavorare all’estero, soprattutto dove si aprono nuovi mercati. Nel 1995 fui nominato responsabile dell'ufficio Fiat auto di Pechino e nel 1998 del progetto Cina e India, luoghi dove dieci anni fa pochi volevano andare». Nei suoi vent'anni di carriera in Fiat, ha raccontato Altavilla, si sono alternati diversi cicli nell'azienda: nel giro di cinque anni per esempio sono passati dal perdere due milioni di euro al giorno a guadagnarne cinque nello stesso lasso di tempo. Un’inversione di tendenza a cui ha collaborato e che lo ha portato in questi ultimi tempi a curare con successo la fusione fra Fiat e l'americana Chrysler: un’operazione che di fatto ha rafforzato la posizione della casa torinese nel mercato mondiale dell'auto.

Proprio negli Stati Uniti, più precisamente a New York, ha mosso i primi passi Roberto Madona, laureato in economia e commercio nel 1989 e ora Head of Marketing Private & Business Clients di Deutsche Bank. Nella sua esperienza lavorativa  ha ricoperto diversi ruoli all'interno delle varie aziende in cui ha lavorato: «Nei miei vent'anni di lavoro, ed è anche un invito a che si accinge a iniziare gli studi universitari, ho sempre cercato una dimensione internazionale. Questa è diventata una mia passione e mi ha permesso di lavorare nella pubblicità alla Walter Thompson, poi alla divisione Home Entertainmet della Disney, a Fastweb e ora in Deutsche Bank». Madona ha ricordato come l'inglese sia la condizione ormai fondamentale per essere sul mercato del lavoro e come un periodo passato all'estero sia molto importante per crescere umanamente e professionalmente.

Un percorso diverso è quello raccontato nella presentazione della facoltà di Scienza bancarie finanziarie e assicurative da Vincenzo Galimi, direttore della comunicazione e degli affari istituzionali di Assogestione. Galimi, laureato nel 1992 con una tesi sulla privatizzazione dei servizi postali, ha prima lavorato per Credit Suisse e poi alla Banca Popolare di Lodi nella comunicazione finanziaria: «Il lavoro che svolgo non esisteva nel momento in cui ho terminato gli studi in Cattolica. La comunicazione finanziaria ora è una leva importantissima e il pubblico proprio nella metà degli anni ’90 ha cominciato a capirne l’importanza». Negli ultimi tempi infatti l’attuale crisi economica mondiale ne ha messo a dura prova l’efficacia, dove la novità è la linfa che permette al settore di procedere. Caterina Centola, sostituto procuratore della procura della Repubblica di Saluzzo, e Aldo Magnone, cacciatore di teste e partner di Arerthusa&Partners,  hanno sottolineato come gli anni trascorsi alla facoltà di Giurispreudenza siano stati importanti per ricercare la propria strada professionale. «Nei miei anni di studi - dice la Centola – ho avuto la fortuna di vivere in uno dei collegi universitari e di conoscere persone uniche. Quando ho iniziato non avevo le idee chiare ma le lezioni dei professori hanno fatto esplodere i miei interessi che avevo focalizzato negli anni dei delitti Falcone e Borsellino e durante il secondo anno di giurisprudenza mi sono orientata sulla strada della magistratura». Magnone invece ha sottolineato come il metodo di studio e lavoro imparato in Università Cattolica sia stato  importante anche nella sua carriera lavorativa. «Il periodo degli studi fu molto intenso: con un po’ di accanimento e caparbietà però si possono superare gli scogli più grandi nello studio». Queste due qualità lo hanno portato negli anni a collaborare con Colgate, Palmolive, Pirelli e Disney, aziende molto diverse fra loro e con le quali è necessaria la giusta flessibilità. Punto imprescindibile dell’odierno mercato del lavoro.