Piacenza

Piacenza capitale della ricerca

Per due giorni la città, con l’Università Cattolica protagonista, in prima linea su innovazione e applicazioni all’avanguardia in cinque settori chiave: agroalimentare, ricerca industriale, energia e ambiente, scienze della vita e trasformazione digitale

14 giugno 2018

Innovazione e applicazioni all’avanguardia, in cinque settori chiave dello sviluppo: agroalimentare, ricerca industriale, energia e ambiente, scienze della vita e trasformazione digitale. Per due giorni Piacenza ospiterà, tra il salone monumentale di Palazzo Gotico e l’auditorium Sant’Ilario, gli Stati generali della ricerca.

L’evento, organizzato dal Comune di Piacenza con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, si svolgerà venerdì 15 e sabato 16 giugno con la collaborazione di alcuni tra i più importanti atenei italiani: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Polo territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano, l’Università di Bologna, l’Università degli Studi di Ferrara, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Parma.

«Obiettivo dell’iniziativa è discutere il ruolo e il futuro della ricerca per i cittadini, le imprese, i giovani (formazione universitaria e post laurea) e il territorio (ricerca come driver dell’internazionalizzazione, dello sviluppo economico, della crescita)» afferma il preside di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Marco Trevisan. «Gli interventi della facoltà sono accomunati dall’obiettivo di coniugare ricerca scientifica, innovazione e trasferimento tecnologico su tutti gli aspetti delle filiere produttive (salumi, lattiero-caseario, pomodoro, vite, etc.) con un approccio “dal campo alla tavola”».

Per l’Università Cattolica interverrà venerdì 15 giugno alle 11 a Palazzo Gotico il rettore Franco Anelli, che si confronterà con i rettori e prorettori degli altri Atenei e con l’assessore all’Università e Ricerca della Regione Emilia Romagna Patrizio Bianchi, sulle nuove sfide e le linee strategiche degli atenei nel settore.

Insieme al rettore Anelli, interverranno molti docenti dell’Ateneo: i professori della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Stefano Amaducci, Tito Caffi, Ettore Capri, Pier Sandro Cocconcelli, Lorenzo Morelli, Stefano Poni, Aldo Prandini, Marco Trevisan; i professori della facoltà di Economia e Giurisprudenza Pierpaolo Astorina Marino, Maurizio Baussola, Luigi Campiglio, Daniele Fornari, Giuseppe Manfredi ed Elena Zuffada; il professore della facoltà di Scienze della formazione Pierpaolo Triani; il ricercatore della facoltà di Lettere e Filosofia Ciro De Florio.

Il programma completo dell’evento è disponibile sul sito del Comune di Piacenza.

RICERCA E UNIVERSITÀ

«Le facoltà, i dipartimenti e i centri di ricerca presenti nella sede piacentina offrono un contributo di rilievo alla dimensione e allo spessore della ricerca realizzata in regione Emilia-Romagna, nella cui rete si sentono inseriti e riconosciuti» afferma la preside di Economia e Giurisprudenza della sede di Piacenza Anna Maria Fellegara, protagonista agli Stati generali della ricerca.

«Certamente gli ambiti nei quali siamo attivi sono fortemente connotati dalle specializzazioni che storicamente radicano su questo territorio la presenza dell’Università Cattolica: l’agroalimentare nelle sue inscindibili componenti di hard science e di management, di relazione tra produzione, trasformazione e distribuzione della filiera agro alimentare, ponendo forte enfasi anche ad aspetti quali la tutela dei marchi e la protezione della proprietà industriale che sono elementi critici di successo per le imprese che operano in questo settore».

«In questo contesto - prosegue la preside - opera Rem-Lab, il Centro di Ricerche su “Marketing e Retailing” che svolge un'intensa attività di studio, di analisi e di formazione imprenditoriale e manageriale, sui temi dei modelli di consumo, delle politiche di branding, dei sistemi distributivi e delle relazioni di filiera con il sostegno e con la collaborazione delle maggiori aziende industriali e commerciali, nazionali ed internazionali, agro-alimentari».

«La partecipazione alla rete regionale della ricerca - conclude - si incardina e si arricchisce anche dei contributi offerti nel settore manifatturiero, della logistica e più in generale dell’industria 4.0 attraverso la presenza nei laboratori Musp e Leap e il recente ingresso nel Consorzio Emilia Lab che riunisce i dipartimenti di economia emiliano romagnoli».