Una tipologia di vittime tanto vulnerabile quanto numerosa. È l’enorme platea di persone, computabile in milioni a livello mondiale, offese da reati commessi da società commerciali implicanti danni alla vita, alla salute o all’integrità fisica. Individui e comunità esposti a una vittimizzazione per lo più invisibile o misconosciuta ma non meno grave rispetto a quella prodotta dalla criminalità comune e, pertanto, non meno bisognosa di reclamare una risposta urgente dalle istituzioni della giustizia.
La promozione di una crescente sensibilità, sociale e istituzionale, per chi sia stato vittima di un reato è da tempo al centro delle politiche europee, culminate nella Direttiva 2012/29/UE che, recepita dall’Italia con il decreto legislativo 212 del 15 dicembre 2015, istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato.
Alla sfida posta dall’applicazione della Direttiva europea e dalla promozione di un effettivo riconoscimento di tutti i diritti da essa previsti anche alle vittime di corporate crimes, ovvero reati commessi da imprese nel corso della loro attività, in particolare in materia ambientale e di sicurezza dei prodotti alimentari e farmaceutici, cerca ora di dare risposta un innovativo progetto di ricerca-azione, finanziato dalla Commissione Europea, portato avanti dal Centro Studi “Federico Stella” sulla Giustizia penale e la Politica criminale dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Max-Planck-Institut für ausländisches und internationales Strafrecht di Friburgo e con il Leuven Institut of Criminology.
I primi risultati del progetto di ricerca intitolato «Victims and Corporations. Implementation of Directive 2012/29/EU for victims of corporate crimes and corporate violence» saranno presentati nel corso del convegno internazionale Victims & Corporations. Rights of Victims, Challenges for Corporations, Potentials for New Models of Criminal Justice in programma nelle giornate di giovedì 13 e venerdì 14 ottobre (Aula Magna, largo Gemelli 1 – Milano).
La due giorni di dibattito, grazie alla partecipazione di esperti di tutto il mondo, sarà l’occasione per affrontare e discutere le sfide poste dall’applicazione della recente, e per molti aspetti rivoluzionaria, Direttiva 2012/29/UE. Giuristi, criminologi, esperti di epidemiologia e farmacologia, magistrati di corti nazionali e internazionali, esponenti del mondo delle imprese e delle associazioni di vittime e di consumatori, giornalisti si confronteranno sul tema, di scottante attualità ma ancora sottovalutato dagli ordinamenti nazionali.
Per maggiori dettagli sul progetto e sul convegno: www.victimsandcorporations.eu