Care Colleghe e Cari Colleghi,
al termine della terza convulsa settimana di blocco delle ordinarie attività didattiche sento il desiderio di rivolgermi a Voi per esprimervi la mia profonda gratitudine per quanto state facendo in queste ore.
La crisi sanitaria, oltre ai limiti e alle difficoltà quotidiane che individualmente dobbiamo affrontare, ci ha messo di fronte all’impossibilità di esercitare il nostro ruolo di docenti nelle forme abituali, in aula coi nostri studenti. Nonostante questo, siamo stati in grado di garantire, con intensità crescente, la prosecuzione delle lezioni in tutte le facoltà, realizzando, ad oggi quasi 6.000 lezioni a distanza. Ciò ha richiesto a tutti l’impegno aggiuntivo e non facile di adattarsi a modalità inconsuete di svolgere il nostro lavoro.
Il nostro Ateneo si confronta con un passato importante nel corso del quale l’attenzione alla persona è sempre stata al centro delle scelte compiute. Nell’attuale situazione di emergenza, il valore della nostra storia è una risorsa e la nostra identità non è in discussione.
La decisione di privilegiare modalità didattiche asincrone come strumento generale – affiancate a quelle in streaming, ma con la consapevolezza che esse, certamente utili per mantenere una relazione vivace con gli studenti, sono efficacemente utilizzabili in contesti circoscritti e assai meno si prestano a reggere l’urto di corsi con centinaia di iscritti – si è confermata opportuna e continua ad assicurare a tutti i nostri studenti l’accessibilità a contenuti qualitativamente all’altezza del prestigio della nostra istituzione. Credo che tutti voi, più o meno direttamente, abbiate avuto modo di sperimentare in questi giorni, accanto a qualche disguido tecnico o a qualche spiacevole - quando non apertamente scortese - rimostranza, il grande apprezzamento di tanti studenti e tante famiglie che sentono tutelata la scelta di affidarsi a noi, all’Università Cattolica.
Permettetemi di unirmi a queste voci di plauso ringraziandovi sinceramente per la dedizione e la sollecitudine dimostrate nel rispondere in maniera efficace all’invito dei Presidi e mio di ripensare i vostri corsi e le modalità di erogazione.
Un riconoscimento va dato, in pari tempo, alla struttura amministrativa, che ho visto prodigarsi senza risparmio di energie per assicurare tutto il supporto possibile.
Ci attende tra qualche tempo la prova, ancor più complessa, degli esami di profitto, che dovremo affrontare, oltre che con la disponibilità, l’impegno e lo spirito di adattamento già dimostrati, con il prioritario obiettivo di non rallentare il percorso formativo che i nostri studenti, tra tante difficoltà e preoccupazioni, stanno portando avanti.
La nostra capacità di risposta ai tanti problemi che questa situazione di emergenza pone sarà decisiva per mantenere anche nel prossimo anno accademico l’attrattività che l’Ateneo ha conquistato, per merito del lavoro di tutti, in questi anni.
Credo che, al di là delle valutazioni che potremo fare una volta superata questa buia nottata, saremo orgogliosi di aver dato il nostro meglio per far sì che la nostra comunità universitaria possa uscire dalla crisi ancor più unita, forte e consapevole delle proprie risorse.
Grazie
Franco Anelli,
Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore