Maurizio Genuardi (nella foto), direttore dell’Istituto di Medicina Genomica dell’Università Cattolica di Roma, è il nuovo presidente della Società Italiana di Genetica Umana (Sigu), associazione di riferimento e di consulenza su problemi di interesse scientifico e sanitario concernenti la genetica umana in tutti i suoi aspetti applicativi all’uomo. Resterà in carica per il triennio 2017-2019.
La Sigu, costituita il 14 novembre 1997 e composta da genetisti medici e biologi, collabora con chi in Italia è interessato alla ricerca e a ogni tipo di approfondimento relativo alla genetica medica e umana, elaborando criteri di qualità per i laboratori operanti nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche e private, contribuendo alla stesura di linee guida nell'ambito della ricerca e promuovendo la pubblica consapevolezza sulle funzioni, le potenzialità e i limiti delle tecniche diagnostiche di genetica umana.
L’elezione di Genuardi è avvenuta per acclamazione da parte dei soci Sigu, riuniti in assemblea a Rimini, lo scorso ottobre 2015, nel corso del XVIII Congresso annuale della Società. Il professor Genuardi succede ad Antonio Amoroso, professore ordinario di Genetica Medica all'Università degli Studi di Torino. «Il progresso delle conoscenze nella nostra disciplina è incessante, e il loro impatto sui servizi sanitari è in crescita continua, quasi esponenziale, ormai da decenni» ha detto il professor Genuardi all’assemblea dei soci.
Ha poi fatto alcune riflessioni sul futuro della Società di Genetica Umana. «L’attuale momento storico - ha affermato - è contraddistinto dall’applicazione diffusa delle tecnologie genomiche di nuova generazione e dalle problematiche che da questa scaturiscono, in primo luogo la produzione di un’enorme quantità di dati che richiedono adeguata interpretazione. Al fine di garantire un corretto impiego delle nuove tecnologie è essenziale che in ambito sanitario il processo sia presidiato dai genetisti«. Molti membri della Società hanno contribuito, attraverso un proficuo dibattito nel corso dell’ultimo anno, alla stesura delle raccomandazioni Sigu per l’uso delle tecnologie Ngs (Next Generation Sequencing per la lettura multipla e parallela di singoli frammenti di Dna).
«La Sigu - ha aggiunto - dovrà impegnarsi presso i tavoli istituzionali affinché le indicazioni contenute nel documento siano tenute in dovuta considerazione per la pianificazione delle attività di genetica nel contesto sanitario e della ricerca nazionale. I genetisti dovranno continuare ad avere un ruolo guida in questo percorso, che, oltre all’expertise tecnologico, richiederà soprattutto una visione chiara delle implicazioni cliniche, predittive e psicologiche».
Pertanto è importante che la loro presenza nei servizi clinici e laboratoristici di Genetica Medica e/o in équipe multidisciplinari sia potenziata. Naturalmente, per svolgere un ruolo significativo in questi processi è essenziale poggiare su solide basi scientifiche. «L’aggiornamento scientifico, realizzato attraverso il Congresso nazionale e altri eventi, è obiettivo prioritario per la Società, insieme alla facilitazione e alla promozione di iniziative formative e di ricerca collaborativa» ha detto Genuardi. È quindi essenziale puntare sull’eccellenza della sua qualità, come avvenuto negli ultimi anni, tenendo conto anche delle esigenze delle diverse componenti che fanno parte della nostra comunità di genetisti e dando ampio spazio ai giovani meritevoli per favorire la loro e la nostra crescita».
«Durante la mia presidenza - ha concluso Genuardi - mi impegnerò quindi per continuare a promuovere ulteriormente la crescita professionale e scientifica della nostra comunità, ben consapevole che per raggiungere questo obiettivo sarà indispensabile lavorare in squadra, insieme al consiglio direttivo e con il coinvolgimento di voi soci tutti».