Nel centenario della nascita di Federico Fellini, il Laboratorio di Editoria guidato da Roberto Cicala, in pieno lockdown, è riuscito a lavorare in remoto con gli studenti e a realizzare il tradizionale libro annuale dedicato ai casi editoriali nel cinema: Libri in pellicola. Casi editoriali del cinema italiano con la presentazione di Giorgio Simonelli (Educatt, Milano 2020, “Quaderni del laboratorio di editoria”).
Un’esperienza da “moderni protagonisti del Decameron”, come si definiscono gli stessi studenti nella Premessa, che hanno dovuto destreggiarsi tra librerie, biblioteche, case editrici chiuse e autori rimasti nel mondo di fuori.
«Sono storie di carta e di fotogrammi che si contaminano a vicenda, italiani e stranieri - scrivono gli studenti - che nei diversi adattamenti hanno saputo arricchirsi, donando al lettore un universo narrativo ricco di sfaccettature e che, insieme, hanno costruito la nostra cultura e l’identità del Paese».
Si tratta di una selezione di capolavori che hanno rinnovato la loro fisionomia dalla pellicola alla carta e viceversa. Attraversando un secolo di metamorfosi questa antologia riunisce casi editoriali di opere letterarie che, nell’indossare vesti diverse, a volte ispirando film e altre volte serie televisive, manifestano il loro legame con il cinema italiano. Qui gli interni borghesi di Moravia condividono le pagine con i quartieri popolari della Ferrante, sfiorando gli scaffali della biblioteca di Eco, dopo essere passati attraverso lo sguardo di registi come De Sica, Leone o Salvatores.
Il lavoro degli studenti si è avvalso della collaborazione di un laboratorio gemellato alla University of Mary Washington in Virginia. Il libro, sia in versione cartacea sia e-book, è già in distribuzione ed è stato presentato mercoledì 3 giugno in un webinar live sul sito Unicatt, presenti Roberto Cicala, Giorgio Simonelli, gli studenti, moderati dalle curatrici Valentina Giusti e Martina Vodola.
L’esito di tanta fatica è stato apprezzato. Un libro anche ricco di sorprese, la prima delle quali, dice nell’Introduzione Giorgio Simonelli, «è la varietà e l’originalità delle categorie entro le quali hanno inserito le schedature dei testi che hanno le loro radici nei due universi semantici, quello della scrittura letteraria e quello della messa in scena cinematografica. Nel campo preso in esame, che è quello del cinema italiano contemporaneo, non esiste solo la più classica di queste relazioni, la traduzione, sempre piuttosto complessa, di un testo di struttura verbale e letteraria in un testo di forma audiovisiva. Esiste, sia pure più raramente, anche il percorso opposto, quello che ha portato un film a diventare un libro».
A questa categoria se ne aggiunge un’altra molto suggestiva, continua Simonelli da appassionato cinefilo oltre che lettore: «Quella che raduna esperienze letterarie (di narrativa o saggistica) che rivelano una matrice cinematografica profonda, un legame vitale con l’universo delle immagini filmiche a prescindere dal quale non potrebbero esistere: chiamiamoli libri nati nel mondo dei film».
Libri in pellicola invita a un itinerario tra due generi espressivi complementari perché, come disse il grande Fellini, «un linguaggio diverso è una diversa visione della vita».