Si è chiusa venerdì 8 luglio con una partecipata concelebrazione in memoria dei connazionali uccisi nell’attentato del 1 Luglio a Dacca, in Bangladesh, e presieduta da Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nella Cappella Moscati del Policlinico Gemelli, una settimana molto particolare e impegnativa per la sede di Roma dell’Ateneo.
Nella serata di martedì 5 luglio le nove salme sono giunte dall’aeroporto di Ciampino e, alla presenza del Direttore di Sede, Fabrizio Vicentini, e del Presidente della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, Giovanni Raimondi, molte rappresentanze della comunità universitaria e ospedaliera hanno voluto testimoniare la propria vicinanza, oltre alla professionalità di ciascuno, alle vittime e ai loro familiari presenti.
Le salme, benedette all’arrivo da Don Angelo Auletta, Assistente Spirituale del Personale del Gemelli, sono state subito trasportate nell’obitorio dell’Istituto di Sanità Pubblica dove sono è stato effettuato il riconoscimento da parte delle famiglie. Svolte nel corso della notte le autopsie mediante TAC total body presso l’apposita sala messa a disposizione dal Servizio di Radiodiagnostica del Policlinico, un’attività coordinata dal Prof. Tommaso Tartaglione funzionale all’acquisizione delle prime informazioni utili alle esigenze investigative dettate dall’Autorità Giudiziaria, e completate infine le indagini di genetica necessarie a una conferma delle identificazioni, a partire dalla mattinata del giorno successivo l’équipe guidata dai medici legali Professori Vincenzo Pascali e Antonio Oliva è stata coinvolta nell’espletamento degli accertamenti autoptici previsti.
I familiari sono stati accolti e ospitati in entrambe le giornate nell’Aula San Camillo della facoltà di Medicina e Chirurgia della sede, per assicurare la loro riservatezza in un momento così doloroso grazie alla presenza costante e discreta del personale di vigilanza del Policlinico sotto la guida di Francesco Di Trani e sono stati assistiti da un’équipe di psicologi e psichiatri impegnati in colloqui di sostegno, con l’ulteriore conforto di specialisti e professionisti sanitari appositamente individuati per eventuali ulteriori occorrenze, coordinati da Andrea Cambieri e da Giuseppe Vetrugno, rispettivamente Direttore Sanitario e responsabile dell’UOS Risk Management del Policlinico. Le salme sono state riconsegnate dall’autorità giudiziaria ai familiari al termine delle autopsie nel tardo pomeriggio di mercoledì 6 luglio e le famiglie hanno potuto dar loro l’ultimo saluto nella camera mortuaria della sede.
"La Parola di Dio arriva provvidenziale ad illuminare le vicende di Dio e della storia – ha detto Mons. Giuliodori nell’Omelia della Santa Messa dell’8 Luglio, ad una settimana dall’eccidio – nel vangelo di oggi Gesù annuncia ai suoi discepoli che seguire la Sua via significa anche affrontare conflitti, condanne, persecuzioni. In questa celebrazione ricordiamo le vittime del terrorismo del Bangladesh: ancora oggi abbiamo conferma di come la via della pace e della Misericordia sia ardua e difficile e che abbiamo sempre bisogno di convertirci e di ricercare nuove vie per costruire la civiltà dell’amore. Ci conforta e ci incoraggia la certezza che il Signore sa trasformare l'odio e la violenza in azioni di bene e solidarietà".