Gli Arabi e l’Europa: intrecci di lingue e culture è il tema della terza edizione del Festival internazionale della lingua e della cultura araba che animerà aule e chiostri di largo Gemelli dal 9 all’11 marzo.
La tre giorni intensa e ricca di cultura, promossa dal Centro di ricerca di Lingua araba in collaborazione con la facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e con il Servizio linguistico d’ateneo dell’Università Cattolica, propone tavole rotonde, incontri, reading di poesie, proiezioni di film in lingua originale sottotitolati in italiano, mostre fotografiche a cui prenderanno parte artisti, studiosi, scrittori, musicisti provenienti da otto paesi arabi.
Sono due i filoni che condurranno il Festival. Il primo, più accademico, comprende l’intervento di docenti universitari italiani e stranieri che si confronteranno sull’interazione di lingue e culture tra passato e presente. Si parlerà di scienze e filosofia nei secoli XI-XIII, della presenza araba in Europa, degli intrecci linguistici con una radice comune nell’orizzonte umano. Fra le eminenti personalità accademiche del mondo arabo che animeranno il dibattito scientifico di questi giorni ricordiamo Mohammed Berrada, padre del romanzo marocchino moderno e Salah Fadl, professore emerito di letteratura araba e critica letteraria dell’Università di Ayn Shams del Cairo.
In questo contesto verrà inaugurato il “Salone del libro arabo”, con la partecipazione di dieci case editrici arabe e italiane.
Il secondo filone, più culturale e artistico, prevede la proiezione di un film in lingua originale con sottotitoli in italiano, la presentazione di una mostra fotografica, la lettura di poesie con accompagnamento musicale, un concerto di musica araba.
Un incontro di grande interesse è quello con lo scrittore Mahi Binebine, autore del romanzo Il grande salto (Rizzoli) tradotto in diverse lingue e da cui è stato tratto il film “Cavalli di Dio” (2012, regia di Nabil Ayouch) che verrà proiettato venerdì 10 marzo nell’aula Pio XI di largo Gemelli alle ore 19.
Di grande rilievo artistico è la mostra fotografica dedicata a “Omar Sharif, il volto umano della transculturalità” che verrà presentata (sabato 11 marzo alle 10.30 nell’aula Pio XI) con l’intervento di Gihane Zaki, direttore dell’Accademia d’Egitto a Roma.
Il Festival onorerà inoltre la memoria della foto-reporter franco-marocchina Leila Alaoui, a un anno dalla sua scomparsa, con un intervento della madre (venerdì 10 marzo, Aula Cardinal Ferrari, h. 15.00).
Tra gli eventi del Festival segnaliamo anche la tavola rotonda di sabato 11 marzo sul tema “L’immagine degli arabi nei media occidentali” (aula Pio XI, 11.30) a cui parteciperanno Monica Maggioni, presidente Rai, Samuel Shimon, direttore di “Banipal”, Magazine of Modern Arab Literature di Londra, Sayyed Mahmoud, direttore del settimanale egiziano Al Qahira.
Infine a completare il quadro artistico del Festival saranno due momenti legati alla poesia e un concerto di musica araba. Il primo è una lettura di poesie arabe con accompagnamento musicale con la partecipazione di Ahmad Yamani, Safaa Fathy e Emad Fouad (giovedì 9 marzo, Aula Magna, ore 20.30). Il secondo è una antologia della poesia egiziana contemporanea dove dialogheranno gli stessi autori (sabato 11 marzo, aula Cardinal Ferrari, ore 17).
Chiuderà il Festival il concerto di musica araba con la cantante siriana Mirna Kassis e il suo gruppo musicale (sabato 11 marzo, Aula Magna, ore 21).