Felice Martinelli è nato ad Ala (Trento) il 15 gennaio 1937. Commendatore al merito della Repubblica Italiana, si è laureato nel 1963 in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, presso la quale è stato studente del collegio Augustinianum negli anni 1958-1962, con una tesi sull’ammortamento finanziario.
E’ stato compagno, tra gli altri, di Giovanni Maria Flick, Giorgio Floridia, don Marco Lunghi, Giovanni Mangion, Saverio Mannino, Franco Pizzolato e Antonio Tessitore.
Ha insegnato Istituzioni di scienze economico-sociali dall’a.a. 1969/70 all’a.a. 1989/90 presso il Politecnico di Milano (corso di laurea in Ingegneria Civile) ed è stato professore presso la facoltà di Economia dell’Università Cattolica dal 1970 di Economia aziendale e, dal 1990 al 2008, di Tecnica professionale. Attualmente era consigliere d'amministrazione in Università Cattolica, ed era anche nel Comitato di indirizzo e nel Consiglio di amministrazione dell'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori e nel Consiglio di amministrazione di Educatt.
Dottore commercialista iscritto dal 1965 all’Ordine di Milano e revisore dei conti, è stato amministratore e sindaco di rilevanti società, anche quotate. Tra gli altri incarichi, si ricordano quelli di consigliere della Banca di Trento e Bolzano e del Credito Valtellinese, commissario liquidatore del Banco Ambrosiano su designazione del Ministro del Tesoro e del Governatore della Banca d’Italia, revisore dei conti dell’Istituto di Studi Superiori G. Toniolo, della Fondazione F.lli Confalonieri, della Fondazione Don Gnocchi, presidente di Lombarda Vita s.p.a., amministratore del Credito Artigiano, consigliere della Banca Lombarda s.p.a.
È stato inoltre consulente tecnico del Giudice civile e penale di Milano.
Ha finanziato la fondazione di una scuola media e di un liceo agro-forestale - intitolati al padre Albino Martinelli - a Mayauno-Mambasa (Congo), gestiti grazie all’opera di Padre Silvano Ruaro, nei quali ogni giorno un centinaio circa fra bambini e ragazzi della regione si recano per ricevere educazione e, soprattutto, accoglienza.