Tre giorni di lavori, confronti interdisciplinari e studio specialistico. Il cancro alla prostata, la malattia che colpisce gli uomini e paragonabile al tumore alla mammella delle donne, è al centro del convegno della Società italiana di Urologia oncologica, la Siuro che, proprio in vista della maratona scientifica, lancia l'allarme: il 62 per cento degli uomini (1 su 16) di età superiore ai 50 anni è a rischio tumore e, ogni anno, sono 20 mila le persone affette da una patologia complessa che richiede un'altissima specializzazione per ridurre i 7 mila morti ogni anno. Oggetto di campagna di sensibilizzazione da parte della Presidenza del Consiglio con uno spot che ricorda di non affidarsi alla fortuna, il carcinoma prostatico è una scommessa tutta al maschile.
Ecco allora la ricetta: superati i 45 anni gli uomini devono imparare dalle donne, che ogni anno si sottopongono a un controllo ginecologico, a chiedere al proprio medico di base tutte le informazioni utili per sottoporsi a un check up. L'esame del cosiddetto “marcatore Psa” è una semplice analisi del sangue che può dare immediata evidenza dell'insorgere della patologia e guidare il percorso medico.
Dunque, un pool di esperti per combattere il cancro alla prostata, già definito dai protocolli adottati dalla società Siuro, paragonata in questa lotta “a una macchina da guerra”. «Ma non facciamo allarmismi – aggiunge il professor Martorana –: non siamo di fronte ad uno screening di massa ma siamo su quella linea sottile per cui occorre intervenire senza esitazione». «Non è solo un momento di confronto – spiega Gigliola Sica, presidente del ventesimo Congresso Siuro e direttore dell'Istituto di Istologia e Embriologia dell'Università Cattolica di Roma – ma anche un momento di formazione importante. Accanto alle sessioni cliniche in cui i diversi specialisti lavorano tra di loro, sono previsti corsi di formazione per giovani dell’Associazione italiana di oncologia medica, Aiom, che potranno apprendere le scelte terapiche, il vantaggio di lavorare in un pool di esperti, i diversi stati clinici e il trattamento delle neoplasie. Infine, sarà anche attivo un corso per infermieri specializzati. Con l'assistenza infermieristica specializzata – conclude la professoressa Sica – si completa il circuito virtuoso dell'interdisciplinarietà».
Dal convegno è pronto anche un messaggio riservato agli uomini: i comportamenti virtuosi sono la strada giusta per combattere questa malattia le cui cure prima erano paragonate ad una vera e propria castrazione chimica. Intanto un consiglio valido: «Attenzione - conclude Martorana – se in famiglia c'è qualcuno malato, le possibilità aumentano. È importante non trascurare i primi segnali: bruciore, difficoltà urinarie e gite notturne letto-bagno. Chi ha questi sintomi non ha alibi per non farsi subito controllare».
I dati del fenomeno ( KB)