È, questo 2011, un anno davvero speciale. L’Italia festeggia solennemente i 150 anni dell’Unità e, per una significativa coincidenza, l’Università Cattolica del Sacro Cuore celebra i 90 dalla sua fondazione per opera di padre Agostino Gemelli, Armida Barelli, Ludovico Necchi e molti altri meno noti (ma non meno importanti) cattolici italiani.
L’87esima Giornata per il nostro Ateneo, promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, assume in questa prospettiva un senso del tutto particolare. La prossima domenica 8 maggio, l’Università – con le sue cinque sedi di Milano, Piacenza-Cremona, Brescia, Campobasso, Roma, con il Policlinico “Agostino Gemelli” e il Centro di Ricerche e Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche “Giovanni Paolo II” – ancora una volta potrà dare testimonianza di quanto sia profondamente entrata nel cuore della realtà nazionale, alle soglie del suo primo secolo di vita.
Proprio l’espressione di padre Gemelli, Nel cuore della realtà, scelta come tema della Giornata, indica chiaramente la volontà di fare grata memoria delle figure e delle vicende più rilevanti per il nostro passato e, nel contempo, di affrontare con rinnovato coraggio le prossime sfide nel campo dell’educazione e della ricerca scientifica, a cui risponderemo con sempre maggior determinazione in forza della vicinanza nella preghiera e dei gesti di concreta amicizia che i fedeli delle diocesi italiane anche quest’anno non ci faranno mancare.
Ai giovani, soprattutto, vogliamo dedicare il nostro impegno e la nostra attenzione: è sulle generazioni di domani, infatti, che occorre scommettere senza esitazioni, aiutandone la formazione integrale sia professionale sia umana in vista di un modello di sviluppo realmente a favore della persona e della vita. Come ricorda Benedetto XVI – che il 21 maggio riceverà in udienza la nostra famiglia universitaria nel momento culminante delle celebrazioni del 90° – «la ricerca di Dio e la disponibilità ad ascoltarLo, rimane anche oggi il fondamento di ogni vera cultura».
L’Ateneo del Sacro Cuore è stato immaginato e tenacemente voluto da tutti i cattolici italiani per favorire l’incontro fra Vangelo e cultura attraverso la manifestazione di un’esperienza cristiana convinta, aperta alla ragione e all’autentico progresso della ricerca scientifica. In questa delicata, affascinante missione crediamo fermamente. Così come accadde nel 1921 e, anno dopo anno, è continuato ad accadere.
Lorenzo Ornaghi