Adriano Dell’Asta, professore di Lingua e letteratura russa nelle sedi di Brescia e di Milano è il nuovo direttore dell'Istituto italiano di Cultura a Mosca. È stato nominato per “chiara fama” del Ministero degli Esteri. Inizierà il nuovo lavoro il 2 agosto e ricoprirà l’incarico per quattro anni. «La prima reazione è un misto di gioia e tremore – ha affermato il neo-direttore nell’intervista pubblicata sull’Osservatore Romano all’indomani della nomina -. In un certo senso per me è come tornare a casa, perché nell’incontro con la cultura russa, generata dal cristianesimo, ho sempre trovato lo stesso desiderio di pienezza e di conoscenza, la stessa ansia di apertura della ragione alla totalità che mi aveva colpito e affascinato da studente, presente nell’Ulisse dantesco e in Leopardi come in Dostoevskij. Approfondire e studiare la cultura russa per me, negli anni, è stato un modo di rispondere a questa domanda e tenerla viva. La priorità adesso è cercare di offrire questa ricchezza di radici condivise a un’Europa che è alla ricerca di questo, di radici comuni».
Dell'Asta, classe 1952, laureato in filosofia presso l'Università Cattolica di Milano, professore associato, è accademico della classe di Slavistica dell’Accademia Ambrosiana, vice presidente della Fondazione Russia Cristiana e membro del Comitato Scientifico Internazionale della rivista «La Nuova Europa»; fa inoltre parte del Comitato dei Consulenti della rivista teologica internazionale Communio, e della rivista della Pontificia Università Cattolica del Cile, Humanitas.
Nella sua attività di ricerca ha approfondito in particolare alcuni nodi centrali della cultura russa del XIX e del XX secolo, seguendo soprattutto il filone della filosofia religiosa e quello dell’arte e della letteratura nei suoi rapporti col potere. Ha pubblicato oltre un centinaio di contributi scientifici e ha partecipato a numerosi convegni e seminari nazionali e internazionali. Nell’ambito della filosofia e della cultura religiosa si è occupato di pensatori come Berdjaev (con un volume: La creatività, Jaca Book, Milano 1977, e la cura di diverse opere), S.N. Bulgakov, Florenskij e Solov’ëv (di quest’ultimo autore sta curando per «La Casa di Matriona» l’edizione italiana delle Opere; sono usciti cinque volumi ed è in preparazione il sesto). Nel filone letterario, oltre ai classici dell’Ottocento (in particolare con diversi saggi su Dostoevskij), si è occupato di alcuni degli autori maggiori del Novecento: Babel’, M.A. Bulgakov, Grossman, Sinjavskij, Solženicyn, Šalamov; tra i lavori più recenti in questo ambito si segnala la cura dell’edizione italiana (per i «Meridiani» di Mondadori) dei Romanzi e racconti di M.A. Bulgakov (2000) e di Tutte le opere di I.E. Babel’ (2006).