Sono sempre più le aziende italiane attente a una gestione “family friendly” del personale. Siamo ancora lontani dagli standard dei paesi nord europei, da anni un modello di riferimento del work-life balance, se si pensa che in Italia circa il 20% delle donne abbandona il posto di lavoro dopo la nascita del primo figlio per la difficoltà di organizzare la vita lavorativa con quella familiare.
Eppure, le eccezioni non mancano. Lo dicono i progetti di valorizzazione del personale e di conciliazione messi in campo dalle aziende lombarde vincitrici della terza edizione del Premio FamigliaLavoro, ideato e promosso da Regione Lombardia e Alta Scuola Impresa e Società (Altis) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, proprio con l’obiettivo di mettere in risalto quelle realtà imprenditoriali che coccolano i propri dipendenti.
Alla premiazione del concorso, che si è concluso a metà aprile, hanno partecipato 125 realtà tra imprese piccole, medie, grandi e multinazionali, pubbliche amministrazioni e organizzazioni non profit. I maggiori riconoscimenti quest’anno sono andati soprattutto alle imprese che si sono distinte per aver realizzato iniziative innovative a beneficio delle donne. «Il tema della conciliazione donna, famiglia, lavoro è stato inserito tra quelli più importanti e strategici dell’attuale legislatura, al punto che è stata istituita una speciale task force composta da imprenditori, sindacati, associazioni di categoria ed esperti per individuare le soluzioni più innovative in grado di offrire opportunità alle donne che, pur sviluppando imprenditorialità, continuano a occuparsi della loro famiglia», ha detto il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni che, insieme all’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, ha consegnato i premi alle aziende.
«Il tema della conciliazione - ha commentato l'assessore Boscagli - è quello su cui si giocherà la competitività del territorio, della regione e del Paese. Il tasso di occupazione femminile in Lombardia sfiora il 60%, quasi dieci punti in più rispetto alla media nazionale, è quindi vicino al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione europea. Pertanto, in una regione come la nostra il Premio Famiglia Lavoro diventa un modo per diffondere un nuovo modello di welfare, in grado di integrare quello stato sociale che, come sappiamo, non può più reggere da solo».
«È chiaro che il mondo del lavoro negli ultimi vent’anni è mutato», ha spiegato Mario Molteni, direttore di Altis. «A testimoniarlo, l’aumento della percentuale di lavoratrici, alle prese con le difficoltà quotidiane di gestire figli e lavoro domestico. Pertanto, le politiche di conciliazione famiglia-lavoro assumono una dimensione sempre centrale nel nostro Paese».
Tra le aziende vincitrici, nella categoria imprese a salire sul podio per il miglior progetto Realizzato da una piccola realtà è stata Anna José Parrucchieri, che, partendo dalle reali esigenze delle dipendenti attraverso focus group mirati, ha attuato una concreta azione di conciliazione. Nella categoria “Miglior Programma di coinvolgimento dei dipendenti” si sono classificate ex aequo il gruppo Roche e Roche Diagnostics, per la partecipazione attiva di ogni collaboratore, e CopanItalia, per l’innovazione della formula organizzativa e educativa del progetto presentato. Brembo, invece, è stata ritenuta meritevole del “Premio per Miglior Programma dedicato ai Figli” per il concreto aiuto dato ai dipendenti e per l’innovazione del programma educativo offerto. Si è aggiudicato il “Premio per il Miglior Sistema Integrato di Conciliazione” Intesa Sanpaolo. Menzione speciale per l’Adozione di Strumenti innovativi di Conciliazione, infine, per tre aziende Nestlè Italia, Microsoft Italie e Aimée, per la singolarità e originalità delle iniziative di conciliazione proposte che possono diventare un punto di riferimento per altre imprese.
Fra le pubbliche amministrazioni sono state premiate, il Comune di San Pellegrino Terme (Bergamo), l'Asl di Mantova, la Comunità montana Valli del Verbano (Varese), il Comune di Segrate (Milano), con premio speciale al Comune di Milano e menzioni all’ Asl di Lecco e alla Provincia di Milano. Infine, fra le organizzazioni non profit, che quest’anno per la prima volta hanno partecipato al Premio FamigliaLavoro, sono risultate vincitrici la cooperativa ‘Alto lago’, la Fondazione Ifom, la Fondazione San Raffaele, l’associazione ‘Passo dopo Passo’ e la Fondazione Poliambulanza.