«Expo deve essere un successo di contenuti. Deve lasciare un “soffio” unico, storico. Partiamo dal pensare che nel mondo siamo sette miliardi di persone. E un miliardo muore di fame. Come risolviamo questo problema? È partito da questa provocazione l’intervento di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, all’incontro con gli studenti promosso da Confindustria Piacenza-Gruppo Giovani Industriali con il contributo dell’Università Cattolica.
L’iniziativa, che si è tenuta il 10 ottobre nella sede di Piacenza dell’Ateneo, ha avuto per tema “In viaggio verso Expo 2015” e ha offerto un momento di confronto e di approfondimento di idee, proposte concrete o provocazioni, partendo da una fotografia del settore alimentare piacentino.
Farinetti è stato molto chiaro: «Non c’è dubbio: l’agricoltura è il futuro. Uniamo tradizione e tecnologia al savoir faire italiano e nasceranno idee vincenti da esportare».
Nel corso dell’incontro sono state presentate anche alcune idee studiate da giovani universitari della sede di Piacenza della Cattolica e delle università di Genova e di Pisa per lanciare il cibo italiano nel mondo. Gli studenti piacentini Federico Fiorino, Alice Mazzoni e Carlo Bardini hanno proiettato un video da diffondere in maniera virale sul web per promuovere cibo di qualità italiano nel mondo.
Ai giovani intervenuti Farinetti ha lanciato un appello: «Studiate. Rischiate. Dimostrate che si possono fare cose anche senza troppi soldi. A voi giovani voglio dire di pensare a progetti nuovi. E pensate al vostro progetto come a una pesca. Disegnatela. Dentro c’è il nocciolo: qui scrivete i valori e gli obiettivi. Dovranno essere poetici e far sognare. Nella polpa scrivete le esperienze che volete far vivere ai vostri pubblici – i clienti, il personale, i fornitori, i familiari, ecc-. A quel punto verrà facilissimo disegnare la pelle, che è la cosa che, dal fruttivendolo, vi fa scegliere la pesca da comprare. Quello è il marketing».
A introdurre la testimonianza dell’imprenditore, la preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza della sede piacentina Anna Maria Fellegara. «È un bel successo quello di oggi. Giovani imprenditori appartenenti ai vari settori hanno voluto organizzare qui in Cattolica un incontro destinato ai giovani universitari con l’aiuto di un imprenditore “senior” di grande successo come Farinetti per riflettere su Expo, su cosa può rappresentare per noi. Siamo pronti? Cosa ci manca per l’internazionalizzazione?». E ha concluso: «Dobbiamo cercare di mettere a valore quello che abbiamo e quello che siamo capaci di fare. Non è sufficiente essere capaci di fare bene. Dobbiamo anche essere capaci di comunicarlo».
PIACENZA
Farinetti, l’agricoltura è il futuro
Il fondatore di Eataly ha parlato di Expo in Cattolica davanti agli universitari della sede piacentina e delle università di Genova e di Pisa, che hanno presentato idee per lanciare il cibo italiano nel mondo. «Expo deve lasciare un “soffio” storico»