Risparmiare, quando si riesce, per la casa e la famiglia, gestendo il denaro all’insegna della sicurezza, con una forte attenzione alle necessità del presente. È il profilo dei giovani di oggi in termini di propensione al risparmio presentato lo scorso 8 novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, in un incontro organizzato da Cariparma Crédit Agricole e dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza.
I giovani stanno risentendo della crisi di questi ultimi anni e hanno sviluppato, secondo la ricerca annuale Ipsos commissionata dall’Acri, un atteggiamento di cautela nei confronti della gestione del denaro che li porta a prestare una maggiore attenzione alla spesa e a scegliere strumenti di investimento, quando la situazione lavorativa e sociale lo consente, meno rischiosi e orientati a poter affrontare spese concrete come l’acquisto della casa o il matrimonio. A questo scenario si aggiunge una conoscenza del mondo finanziario spesso carente, anche se tra gli strumenti informativi utilizzati dai giovani la banca compare comunque al terzo posto dopo televisione e internet.
Un quadro confermato da alcune evidenze sui clienti del Gruppo Cariparma Crédit Agricole compresi nella fascia d’età 18-29 anni. Il 90% risulta titolare di un conto corrente, cui spesso affianca anche carte bancomat, di credito o prodotti di finanziamento, con un patrimonio che nella maggior parte dei casi però non supera i 10mila euro. Per quanto riguarda gli investimenti si conferma l’atteggiamento di prudenza: i giovani privilegiano i fondi a bassa volatilità e a rischio ridotto. L’orientamento al presente, determinato dal contesto attuale di precarietà e instabilità, conduce a una scarsa conoscenza e interesse verso gli strumenti previdenziali come i fondi pensione.
«Con questo appuntamento – ha ricordato Mariarosa Borroni, docente della facoltà piacentina - abbiamo voluto dare il via a una sorta di tradizione che vedrà tenersi in Cattolica, in prossimità della Giornata mondiale del risparmio, un incontro di riflessione e discussione con la presenza dei principali intermediari finanziari che operano nel nostro Paese. In un contesto di crisi, di risparmio ‘bruciato’, in un tempo in cui i giovani non paiono orientati a questa ‘italica virtù’, crediamo che soffermarsi per un confronto e uno scambio di vedute sul valore del risparmio possa essere utile e proficuo».