Il ricercatore dell’Istituto di Medicina del Lavoro dell’Università Cattolica di Roma, Ivo Iavicoli, è il nuovo segretario del comitato scientifico sulla “Salute dei Lavoratori esposti a Nanomateriali” della Commissione Internazionale di Medicina del Lavoro (Icoh), che riunisce oltre 2000 membri provenienti da 93 paesi. Resterà in carica per il triennio 2012–2014.
«Negli ultimi anni – ha spiegato Iavicoli -, il rapido sviluppo della ricerca nell’ambito delle nanotecnologie ha notevolmente incrementato l’impiego dei nanomateriali in molteplici settori industriali e commerciali, dalla medicina alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dalla produzione di energia a quella di nuovi materiali».
Il comitato scientifico Icoh sulla “Salute dei Lavoratori esposti a Nanomateriali”, istituito nel marzo 2012, si occuperà di studiare i possibili effetti tossici e di definire le strategie di prevenzione per tutelare la salute dei lavoratori impiegati in attività che prevedono la produzione, l’uso e lo smaltimento di questi materiali.
Fondata nel 1906 l’Icoh ha tra i suoi scopi il progresso scientifico, la conoscenza e lo sviluppo della salute e della sicurezza in ambito occupazionale. L’autorevolezza di questa società è riconosciuta a livello mondiale e recentemente il suo codice etico è stato preso come riferimento in Italia dal decreto legislativo 81/2008, testo unico in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Ivo Iavicoli, laureato in Medicina e chirurgia all’Università Cattolica di Roma, è ricercatore universitario confermato e professore aggregato presso l’Istituto di Medicina del Lavoro dello stesso Ateneo. Dal 2009 è Adjunct Professor alla scuola di Public Health dell’Università del Massachusetts, Amherst (Usa). Iavicoli è autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche ed è nel comitato editoriale di numerose riviste internazionali.