Un gruppo affiatato di ricercatori e artisti sperimenta la combinazione di più arti: pittorica, teatrale, liutaia e musicale per offrire un suggestivo spettacolo di quadri viventi. A partire da un quadro di Piero di Cosimo del 1513 e basandosi in gran parte anche su frammenti della perduta tragedia Andromeda di Euripide del 412 a.C, prende avvio l’avventurosa trama di un mito antico, raccontata da personaggi dipinti che si fanno corpi e accompagnata dalle sonorità dei curiosi strumenti musicali rappresentati nel quadro stesso, resi “vivi” grazie alla maestria del mastro liutaio Michele Sangineto e dell’Ensemble Sangineto.
LA TRAMA (ricostruzione)
La tragedia si apre alle prime luci dell'alba. Siamo in Africa.
La principessa Andromeda è legata a uno scoglio della costa etiope che cade a dirupo, offerta in pasto a un mostro marino. La vicenda ha inizio con le parole disperate della fanciulla che, raccontando la propria sventura, chiede aiuto. Andromeda, è stata offerta in sacrificio per espiare una colpa commessa dalla propria madre: la regina Cassiopea, consorte di Cefeo, re dell'Etiopia, si era vantata di superare in bellezza le ninfe Nereidi, protette dal dio del mare, macchiandosi così della colpa di hybris; Poseidone, come punizione, invia sulle coste etiopi un mostro marino.
Cefeo comprende ben presto che l'unico modo per porre fine alle razzie e alle devastazioni è quello di offrire in pasto al mostro la bellissima figlia Andromeda. Costretto ad anteporre la ragione di stato all'affetto paterno, accetta di sacrificare la fanciulla per salvare la sua terra. La tragedia pare imminente. È a questo punto che compare, dall'alto del cielo, un giovane dai calzari alati, che porta con sé la testa della Gorgone, trofeo di una grande impresa da cui è reduce: è Perseo. L'eroe, ascoltando il disperato lamento della giovane, viene rapito dalla sua bellezza e decide di salvarla ma ad un patto: vuole in cambio un segno di gratitudine. Andromeda non può che concedergli la sola cosa che possiede: la sua persona. Perseo, deciso a compiere un'impresa degna di memoria, promette alla ragazza d'intraprendere per lei la lotta contro il mostro, ottenendo dallo stesso Cefeo il consenso. Il giovane, accompagnato dal dio Eros, pietrifica il mostro grazie alla testa della Gorgone e Andromeda, finalmente, viene liberata e portata al palazzo.
Tuttavia, come vuole la tradizione, la tragedia non termina con la sconfitta del mostro. I frammenti permettono di capire che, al contrario, una volta salvata la figlia, Cefeo viene meno alle promesse fatte e decide di dare in sposa la figlia a un precedente pretendente. Andromeda, divisa tra l'amore filiale e la gratitudine verso il suo salvatore, sembra voler cedere a quest'ultima ragione ma Cefeo e Cassiopea decidono di ordire un intrigo per eliminare il pretendente: un avvelenamento durante un finto banchetto di riconciliazione. L'intrigo fallisce e, proprio mentre Perseo intende vendicarsi del tradimento, interviene la dea Atena - come deus ex machina – per distogliere l’eroe dal suo intento e per concedere ai due giovani innamorati di compiere il proprio destino.
Kerkis. Teatro Antico in Scena che promuove lo spettacolo è un'associazione di promozione culturale che valorizza il teatro classico greco e latino attraverso spettacoli e organizzazioen di eventi. Molte delle sue attività si svolgono in collaborazione con gli studenti del Laboratorio di Drammaturgia Antica e del corso di alta formazione in "Teatro antico in scena" dell'Università Cattolica.