Nuovi percorsi educativi nella prospettiva di un nuovo umanesimo. È questo uno dei compiti dell’Università Cattolica chiamata a dare sulla questione un contributo importante, anche in vista del Convegno della Chiesa italiana dedicato proprio all’umanesimo incentrato in Gesù Cristo. Un’impresa di non poco conto, la decisione di ispirarsi a un tale tema, visto che «appare sempre più difficile trovare linguaggi appropriati e condivisi, denominatori comuni in grado di interpretare la realtà umana, visioni capaci di declinare immanenza e trascendenza dell’essere umano in uno scenario secolarizzato». È un passaggio del testo che l’arcivescovo di Milano cardinale Angelo Scola, in qualità di presidente dell'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ha inviato ai partecipanti al seminario per i docenti di teologia e assistenti pastorali delle quattro sedi dell’Università Cattolica, riuniti dal 15 al 19 settembre a Firenze, la città che nel 2015 ospiterà il Convegno ecclesiale nazionale (9-13 novembre).
“Teologia, nuovo umanesimo e percorsi educativi”, questo il titolo dell’incontro che è stato aperto lunedì 15 settembre dai saluti di monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, e di Paola Bignardi, Istituto Toniolo Giuseppe Toniolo di Studi Superiori. È seguita la relazione magistrale dell’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori che ha affrontato il tema: Agli albori dell’umanesimo cristiano. L’incontro tra vangelo e culture nelle comunità delle origini.
Cinque giornate di studio, organizzate dall’Università Cattolica congiuntamente con l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, dove si sono alternate diverse tavole rotonde, momenti di confronto e dibattiti animati dai contributi sia di diversi professori dell’Ateneo sia di docenti di altre università. Parte integrante del programma sono state anche le visite guidate da esperti al patrimonio artistico e culturale di quella che è stata e, per molti versi, continua a essere la culla dell’umanesimo. «Due sono gli obiettivi fondamentali del seminario - afferma monsignor Claudio Giuliodori -: un primo, più generale, in riferimento al contributo che l’Università Cattolica è chiamata a dare sulla questione del nuovo umanesimo in vista del Convegno della Chiesa italiana. Il secondo obiettivo è legato all’ulteriore approfondimento del percorso, già avviato negli anni passati con i seminari di Sarnico, con cui si vuole mettere sempre più a fuoco il valore dell’insegnamento teologico nell’Università Cattolica e il rapporto tra la teologia e le diverse discipline universitarie. Si tratta di un percorso per molti versi innovativo e certamente affascinante che mira anche a dare piena attuazione alle precise indicazioni della Costituzione Ex Corde Ecclesiae, di cui nel 2015 ricorreranno i 25 anni».
A fare da sfondo ai lavori il monito di Papa Francesco: «La Chiesa, impegnata nell’evangelizzazione, apprezza e incoraggia il carisma dei teologi e il loro sforzo nell’investigazione teologica, che promuove il dialogo con il mondo della cultura e della scienza… I teologi non si accontentino di una teologia da tavolino» (EG, 133). Un monito che ritorna nelle parole del cardinale Scola secondo cui in uno scenario dominato da un processo di grave frammentazione dell’esperienza umana «la teologia ha molto da dire e molto da chiedere». In questo senso «il cammino intrapreso nel nostro Ateneo per incentivare e approfondire il dialogo tra la teologia e le diverse discipline scientifiche si arricchisce ora di un nuovo e prezioso strumento. L’inserimento nello Statuto dell’Università Cattolica e l’attivazione del “Collegio dei Docenti di Teologia” può consentire un decisivo salto di qualità sia nel rendere più organico e condiviso il lavoro di docenza della teologia a servizio degli studenti, sia per quanto concerne la possibilità di collaborazione con gli altri docenti nell’ambito delle Facoltà, dei Dipartimenti e dei Corsi di laurea».
Il seminario si è concluso venerdì 19 settembre con l’intervento del Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli e un confronto su alcune iniziative dell’Ateneo in vista di Expo 2015.