«Siate coraggiosi, l’impegno viene ripagato». Sono le parole del Presidente del Senato Pietro Grasso che, poco prima della votazione della fiducia al Jobs Act, mercoledì 4 dicembre ha incontrato 44 borsisti dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori (www.borsedistudiotoniolo.it), che si sono fatti ambasciatori del Rapporto Giovani presso le massime istituzioni politiche, il Senato e la Camera dei Deputati.
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La delegazione, formata da studenti dell’Università Cattolica, provenienti da tutta Italia, vincitori del Concorso nazionale per merito Borse Studio Toniolo, ha consegnato al presidente Piero Grasso e alla vicepresidente della Camera Marina Sereni il volume “La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2014” (edizioni Il Mulino), il secondo rapporto annuale dell’indagine nazionale promossa dall’Istituto Toniolo, base di un osservatorio continuo che si propone come uno dei principali punti di riferimento in Italia su analisi, riflessioni, politiche che consentano di migliorare conoscenza e capacità di intervento sulla complessa e articolata realtà giovanile (www.rapportogiovani.it). La ricerca è stata avviata nel 2012 in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo.
Dopo la visita a Palazzo Montecitorio, gli studenti sono stati accolti a Palazzo Madama dal senatore Francesco Russo, per una introduzione tecnica ai temi oggetto di dibattimento nelle ultime settimane. Successivamente Grasso si è soffermato sull’importanza di conoscere le nuove generazioni per investire in politiche adeguate, sottolineando i caratteri di assoluta novità e l’importanza della ricerca anche per il legislatore e rivolgendo loro parole di incoraggiamento proprio prima che il Jobs Act, con il via libera del Senato, diventasse legge. Proprio i dati del Rapporto Giovani aiutano ad andare oltre e rivelano come nelle nuove generazioni rimanga complessivamente alta la volontà di non rassegnarsi, ma come crescente sia anche la frustrazione per il sottoutilizzo delle proprie potenzialità. Sempre più complicato è trovare, infatti, la propria strada.
Una condizione che, complessivamente, rende il percorso di transizione alla vita adulta simile a un labirinto nel quale alto è il rischio di girare a vuoto nonostante gli sforzi e, se non ci si perde, fa diventare più contorto e più lungo il percorso di perseguimento di qualsiasi obiettivo importante.
In dati evidenziano come oltre la metà degli intervistati sia convinta che oggi in Italia le opportunità lavorative per un giovane con la propria formazione siano scarse.
Il Presidente Grasso ha incitato i giovani a non demordere, «a perseguire i propri obiettivi, impegnarsi anche quando i momenti sono difficili perché, alla fine, l’impegno viene ripagato».