Il cibo immateriale, culturale, quello che nutre le menti, l’anima, i valori di un territorio: è il tema del Caffexpò “Ri-partiamo dal turismo sostenibile e responsabile”, che ha chiuso un ciclo di incontri, molto partecipati, sul Cibo del Futuro, organizzati dall’Università Cattolica in occasione del Festival del Diritto a Piacenza.
Cosa si intende per turismo sostenibile, come può, questo cibo “intangibile”, nutrire un territorio, farlo vivere, soddisfare tutti per un benessere della comunità? Turismo sostenibile significa cura delle risorse disponibili, valorizzazione di tutte le opportunità che offre un territorio. Per l’Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) il turismo sostenibile è “lo sviluppo che soddisfa i bisogni dei turisti e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro”.
Si tratta di una forma di sviluppo che dovrebbe portare alla gestione integrata delle risorse, in modo che tutte le necessità, economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo al tempo stesso l'integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e le condizioni di base per la vita.
Luca Cetara, economista ambientale e consulente per il Ministero dell’Ambiente per la Presidenza della Convenzione delle Alpi, e Maura Calliera, ricercatrice del Centro di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile in Agricoltura – Opera dell’Università Cattolica a Piacenza (nella foto), hanno sottolineato la necessità dell'integrazione tra ricerca e decisori politici per la promozione e lo sviluppo di politiche locali basate sui principi di sostenibilità, pragmatiche e applicabili.
È un diritto, imprescindibile, delle comunità locali di essere protagonisti dello sviluppo economico e della gestione della propria terra. Diventa però fondamentale per valorizzare le risorse del territorio la condivisione con tutti e dotarsi di misure dell’efficacia delle politiche e degli strumenti implementati. Un appello corale a contribuire insieme, ognuno con il proprio ruolo e potere decisionale ad adottare un modello di community simile a quello adottato nelle Alpi e nelle montagne in generale, dove la partecipazione è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per un successo turistico.
Inoltre occorre prestare attenzione anche alle nuove tendenze turistiche: perché il "green consumerism" e il "green tourism" sono, da statistiche e studi recenti, in crescita netta. Le risorse ambientali e naturali sono importanti per il turismo in aree rurali e montane; insieme con il paesaggio sono uno degli attrattori principali e meritano di essere curate. Questo ci permette di parlare di paesaggio e di razionalità della sua conservazione o meglio gestione in un'ottica di benessere (anche ma non solo economico). Tutte riflessioni che ci aiutano a comprendere come l’ideare ed agire è sistema di azioni (System Thinking), condizione primaria per la realizzazione di forme efficaci di turismo sostenibile.