di Enrico Reggiani *
Nei chiostri milanesi dell’Università Cattolica sono non di rado riecheggiate in tempi più o meno recenti le sonorità preziose ed irripetibili della musica d’ogni epoca, talora ospitata anche nelle sue aule, antiche e moderne, o nello slanciato refettorio dell’originario monastero che è ora la sua Aula Magna: tali sonorità hanno accompagnato la vita quotidiana dell’Ateneo, arricchendola di fioriture melodiche e di intarsi armonici e contrappuntistici e favorendo reminiscenze, riflessioni, relazioni.
Tuttavia, chi frequenta l’Università quotidianamente non sempre ha potuto o saputo farle proprie e gustarle consapevolmente, intrecciandole con le sue esperienze culturali e formative, con le sue materie di studio, con le sue contingenze personali, con le sue passioni artistiche, persino con le sue predilezioni e competenze musicali, elementari o evolute che fossero. Quando, però, a chi è stato sorpreso dalla loro bellezza, è accaduto di gustarle a pieno, il senso della sua esperienza universitaria e della sua appartenenza all’ampia comunità dell’Università Cattolica ne è uscito rafforzato, più fecondo e più capace di coniugare realismo e fantasia.
Proprio in questa direzione muove Note d’inChiostro, un’iniziativa promossa dal Centro pastorale della sede milanese dell’Università Cattolica, anche sulla scorta dell’esito di alcune felici esperienze quali il coro di Cl e al il coro Gospel dell’Università Cattolica. Il nuovo progetto, infatti, intende coniugare lo spazio reale e simbolico dei chiostri del nostro Ateneo, le note dei brani musicali che vi potranno risuonare, l’inchiostro delle parole spese per illustrarne il contributo umano, culturale e spirituale al tempo loro e nostro. Di questo ci pare che possa farsi realisticamente carico la musica nella nostra Università: non tanto di un’improbabile concorrenza alla vivace vita concertistica di una grande metropoli, quanto piuttosto di un insostituibile contributo – piccolo, forse, ma senza dubbio originale e vitale - che sappia valorizzare il matrimonio tra l’arte dei suoni e le innumerevoli competenze culturali coltivate nel perimetro ideale dei nostri chiostri.
Per questo proponiamo l’iniziativa a studenti, laureati, professori e ricercatori, personale tecnico e amministrativo di ieri, di oggi e di domani e a tutti coloro che hanno vissuto, vivono o si apprestano a vivere l’esperienza del nostro Ateneo e che dispongono di serie e documentabili competenze musicali, musicologiche, cultural-musicali.
Compilare con pazienza e attenzione la “form” serve a offrirci informazioni preziose per disegnare un ritratto realistico e attendibile delle risorse musicali disponibili in Cattolica. Sarà possibile così dar vita a specifici eventi cultural-musicali: ad esempio, nell’anno in corso, quelli promossi per il 90° anniversario della fondazione dell’Università dei Cattolici italiani oppure altri che sono già in preparazione per il prossimo anno accademico.
Tutti coloro che aderiranno a Note d’inChiostro, compilando il questionario, potranno offrire al nostro Ateneo il dono di una loro presenza musicale, in misura adeguata alle loro energie, capacità, disponibilità e desideri – dunque, non necessariamente con il gravoso impegno del programma di un intero concerto, anche se, come dice la revisione interessata di un antico proverbio, a musico donato non si guarda in bocca…
* docente di Letteratura inglese, diplomato in pianoforte e, per vari anni, docente di Analisi Musicale presso la Civica Scuola di Musica di Milano.