"Pregustando Expo”, ovvero come creare interesse e attesa attorno a un grande evento che vuole essere opportunità per Milano e il suo territorio. E proprio con questo scopo gli studenti del corso di Valorizzazione urbana e grandi eventi, tenuto dal professor Giovanni Bozzetti all'interno del corso di laurea in Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo dell’Università Cattolica, hanno realizzato una serie di iniziative in Università Cattolica e sul territorio interamente autoprodotte - dal reperimento dei fondi all’organizzazione concreta -, sotto il nome fortemente evocativo di “Pregustando l’Expo”, quasi un antipasto di piatti culturali – appuntamenti – pluridisciplinari. Con il primo convegno L'Expo colpisce nel segno. La promozione e la valorizzazione del nostro territorio, gli studenti sono entrati nel vivo degli aspetti politico-istituzionali di Expo 2015. Con gli interventi di Raffaele Cattaneo, Renzo Gorini, Alberto Meomartini, Micol Beltramini, Guido Podestà, Bruno Ermolli e Gian Valerio Lombardi sono state affrontate le ricadute economiche sociali, urbanistiche che un evento di tale risonanza può generare sul territorio milanese. Lo stesso sindaco di Milano e Commissario straordinario dell’Expo, Letizia Moratti, ha concluso la mattinata con un “question time”, prospettando per i giovani orizzonti occupazionali non solo per le professioni altamente specializzate, ma anche nei servizi tecnico-logistici e per il settore agroalimentare.
Nel pomeriggio un secondo convegno all’insegna dell'alimentazione, della salute e del benessere, tematiche chiave dell’esposizione universale, intitolato La dieta mediterranea diventa patrimonio culturale dell’Umanità Unesco. Patrimonio dell’Umanità = Patrimonio dell’Economia. In questo caso le voci di Carlo Cracco, Paolo Massobrio, Gianpaolo Landi di Chiavenna, Ambra Morelli, Francesco Casolo, Lucia Giulia Picchio e Matteo Catullo hanno dibattuto sull’importanza - non solo dal punto di vista medico - di una sana alimentazione, sulla dieta mediterranea da poco riconosciuta quale patrimonio dell’umanintà dall’Unesco, sulla sicurezza alimentare, sulle nuove frontiere del benessere.
Per tutta la giornata, a disposizione dei visitatori, è stata allestita una mostra fotografica della giovane artista Stella Zoni sui paradossi dello spreco alimentare che caratterizza i paesi più industrializzati e una videoproiezione sull’evoluzione socio-culturale del cibo all’interno della cinematografia italiana.
La giornata del 16 dicembre si è chiusa infine con un concerto dell’associazione culturale “Clavicembalo verde”, uno spettacolo del comico Enrico Beruschi e una sfilata della stilista milanese Raffaella Curiel con abiti ispirati ai motivi naturali.
Il secondo appuntamento di “Pregustando Expo” è stato ancora all’insegna del cibo ma questa volta di quello “scartato”. Sabato 18 dicembre infatti, nel cuore di Milano in Galleria Vittorio Emanuele, giovani fashion designer si sono cimentati nel ricavare abiti attraverso materiali di riciclo. Hanno accompagnato il lavoro dei creativi, giovani dj, fotografi, truccatori ed hair stylist che hanno contribuito a fare dell’Urban Center, prestigioso laboratorio artistico dell’evento, una meta per esperti del settore e semplici curiosi. Una giuria composta da Mario Boselli e Beppe Modenese, rispettivamente presidente onorario e presidente storico della Camera nazionale della moda italiana, da Giovanni Bozzetti coordinatore del progetto “Pregustando Expo”, dall’Assessore all’arredo urbanistico Cadeo e dalla giornalista de “Il Giorno” Luisa Ciuni, ha proclamato la giovanissima Sonia Macaddino vincitrice del contest con una creazione dal gusto retro realizzata nei toni del bianco e nero attraverso cannucce di plastica per bevande. Sul podio anche le creazioni di Valentina Cataudella e Nunzio Del Prete.
L'insieme di attività di "Pregustando l’Expo" ha saputo costruire uno spazio dinamico di confronto tra studenti e professionisti, rappresenta una risposta capace di dare ai giovani l’occasione che cercano: quella di sentirsi protagonisti e artefici della propria cultura e del proprio territorio.