Tra i cinquantuno protagonisti di Milano e del suo hinterland ci sono anche due rappresentanti dell’Università Cattolica. Giuseppe Vico e Raul Caruso hanno infatti ricevuto il 6 giugno scorso, nell’ambito della Giornata della Riconoscenza, il Premio Isimbardi, la massima onorificenza della Provincia di Milano.
Vico, docente di Pedagogia nella facoltà di Scienze della Formazione, è stato premiato con una medaglia d’oro in virtù dell’impegno profuso sul territorio a favore della collettività: “Giuseppe Vico – recita la motivazione del premio - è un punto di riferimento nella formazione e educazione dei giovani e dei minori in relazione a contesti di marginalità, disagio e devianza con una professionalità costruita oltre che nel terreno della ricerca accademica, anche in quello dell’esperienza sul campo. Il suo impegno e la sua dedizione sono di esempio per la crescita e l’emancipazione dei tanti giovani che ha incontrato durante la sua esperienza di grande educatore”.
Caruso è stato invece premiato nell’ambito del riconoscimento riservato ai giovani talenti “in virtù dei suoi studi, tra i più apprezzati, nell’ambito di ricerca dell’economia della pace e per il suo impegno sul tema che lo vede attualmente stimato organizzatore della conferenza annuale europea di Scienza della pace”.
La cerimonia di consegna del Premio, condotta da Cesare Cadeo, si è svolta presso la sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi alla presenza dell’arcivescovo di Milano, card. Dionigi Tettamanzi, del vicepresidente dell’Ente e assessore alla Cultura, Umberto Novo Maerna, del Presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dapei, del Presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà e degli assessori e dei consiglieri provinciali.
Durante la serata sono state consegnate 6 targhe alla memoria 16 medaglie d’oro, 10 riconoscimenti destinati a giovani talenti e 19 attribuiti ad associazioni, imprese e scuole.
«Rispettando il regolamento del Premio Isimbardi-Giornata della riconoscenza - ha dichiarato il presidente Podestà - abbiamo selezionato quanti insignire della massima onorificenza attribuita dall’Ente osservando a trecentosessanta gradi le personalità affermatesi nel Milanese e a Milano. Sono state tenute in considerazione le candidature presentate non solo da componenti della Giunta e consiglieri di maggioranza e di opposizione ma anche da amministratori locali ed esponenti della società civile».
«Questa benemerenza - ha aggiunto Podestà - si pone, del resto, come finalità quella di indurre a riflettere l'intera comunità circa gli esempi da imitare nell'ottica di favorire un miglioramento dell'intera società. Auspico che a questa riflessione complessiva possano partecipare pure i media, che, troppo spesso, sembrano, invece, concentrati sulla sottolineatura di cattivi esempi. E mi auguro – ha concluso il Presidente della Provincia - che l’istituzione di una sezione del riconoscimento dedicata ai giovani talenti stimoli tutti i milanesi a impegnarsi per offrire un contributo alla soluzione del problema rappresentato dall’alto tasso di disoccupazione dai 15 ai 24 anni».
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