«Pedagogista ed educatore egli stesso, guidato dall’antropologia personalistica, il professor Cesare Scurati ha lasciato un’impronta duratura non solo grazie ai suoi studi scientifici, ma anche in virtù delle sue doti umane. Dotato di spirito realmente democratico, di specchiata onestà intellettuale, attento alle istanze dei più giovani, sollecito verso i colleghi, aperto al confronto, sempre rispettoso degli altri e disponibile all’ascolto, ha formato con la sua partecipe azione pedagogica un gruppo di allievi competenti e capaci, e innumerevoli maestri, dirigenti, educatori, formatori, psicologi. Attento alle ragioni degli altri, non imponeva mai in modo autoritario le sue opinioni, preferendo sempre il confronto e il dialogo. Ai giovani ricercatori dedicò spazio e tempo, sempre considerandoli persone e non solo risorse». È il ritratto che fa dell’uomo di scuola, la professoressa Simonetta Polenghi che gli è succeduta alla guida del dipartimento di Pedagogia.
I funerali del professor Scurati, scomparso improvvisamente nella notte tra il 18 e il 19 maggio all’ospedale Niguarda di Milano, si sono svolti sabato 21 maggio nella parrocchia S. Angela Merici a Milano. Mercoledì 1 giugno, alle 12.30, nella Cappella Sacro Cuore di largo Gemelli, 1 verrà celebrata la Messa in suo suffragio.
Nato a Milano nel 1937, il pedagogista ha dedicato la sua vita al mondo della scuola e dell’educazione fino a diventare un imprescindibile punto di riferimento per la pedagogia italiana ed europea. Dopo aver lavorato per alcuni anni come insegnante e dirigente scolastico, è passato alla ricerca e alla docenza universitaria negli atenei di Genova, Parma e Milano Cattolica. Nel 1981 è diventato professore straordinario di Pedagogia nella facoltà di Magistero - ora Scienze della formazione - e ordinario dal 1984. Nel 1996 è passato alla cattedra di Didattica generale nella facoltà di Scienze della formazione e trasferito al settore scientifico-disciplinare di Pedagogia generale nella facoltà di Psicologia nel 2006.
«Il professor Scurati – continua la professoressa Polenghi - concepiva l’impegno didattico e scientifico come compito estremamente importante. Uomo dotato di umorismo, era solito sin da giovane alternare e distinguere i momenti scherzosi da quelli lavorativi e seri. L’atteggiamento di serietà e di compostezza connotava infatti i suoi interventi in funzione di studioso, anche negli anni giovanili. I collaboratori più stretti e gli amici ricordano come nella sua casa di Brunate, dopo le riunioni di lavoro, dismettesse l’abito di docente e li invitasse a giocare con lui a basket, utilizzando il canestro che aveva dietro casa. Questo sua capacità di passare da un registro di rigore intellettuale e morale a uno spirito di amicizia e condivisione anche ludica segano i tratti della sua profonda umanità».
Tra i molteplici incarichi ricoperti in Università Cattolica, ricordiamo che è stato nominato direttore del dipartimento di Pedagogia e direttore del Cepad - Centro di ricerca per l’Educazione permanente e a distanza, oggi Ilab -, e membro del Consiglio direttivo del master di II livello in “Interventi psicologici nella scuola”.
«Cultore attento ed esperto di filmografia e giornalismo – annota ancora la direttrice del dipartimento di Pedagogia -, non esitò a portare la lettura dei giornali nelle aule universitarie e coltivò sempre nei giovani l’attenzione a queste discipline, come alla formazione a distanza. Nel 2002, quando uscì nelle sale “Essere e avere”, film documentario sulla scuola rurale, condusse allievi e colleghi al cinema a vederlo, anziché far lezione in aula. Osservatore intelligente dei mutamenti, il professor Scurati introdusse in Cattolica l’uso della piattaforma Blackboard, stimolando docenti di tutte le facoltà a farne uso e a formarsi alle nuove tecnologie didattiche, a testimonianza di come concepisse sempre il suo impegno scientifico e didattico come finalizzato a un bene comune».
Il professore di Pedagogia della Cattolica ha svolto i suoi studi nei settori dell’analisi delle teorie dell’educazione, della didattica generale, della progettazione curricolare, dell’innovazione scolastica, della formazione del personale, della pedagogia dell’infanzia, del management delle organizzazioni educative. Scurati è stato inoltre presidente dell’Irrsae Lombardia e della Società Italiana di Pedagogia, ha fatto parte della Commissione Ministeriale per la revisione dei Programmi per la scuola elementare (1981-1985) e ha coordinato la Commissione Ministeriale per la revisione degli Orientamenti per la scuola materna (1988-1991). È stato anche membro del Comitato di redazione dell’Editrice La Scuola, per la quale ha diretto le riviste «Scuola materna» e «Dirigenti Scuola». Si è dimesso dal ruolo di docente dell’Università Cattolica a partire dal 1° febbraio 2010. Con la sua scomparsa è in lutto il mondo delle istituzioni scolastiche, dell’università, ma anche della cultura e dell’editoria cattolica.