Non vanno a cento all’ora e se ne vantano. Anzi, lo vengono pure a dire agli studenti. Così, il conduttore di Grand Prix Gordon de Adamich e il comico Gioele Dix hanno inaugurato un ciclo di lezioni sulla sicurezza stradale. Prima tappa, appunto, l’Università Cattolica di Milano a cui seguiranno gli atenei di Pavia, Padova e Bologna. Un'iniziativa organizzata da Cariparma in collaborazione con Crédit Agricole Assicurazioni e con il patrocinio dell'Associazione italiana per la sicurezza della circolazione stradale (Aisico), da oltre 25 anni impegnata nella promozione dell'educazione stradale.
Oltre che conduttore, Gordon de Adamich è un pilota. Nel 1998 è stato campione italiano in categoria Superturismo, ed è docente del Dorado, il Centro Internazionale di Guida sicura. Le sue lezioni si concentrano sulle tecniche di guida corrette, che valgono per la città come per l’agonismo (velocità a parte). «Nel 99,6% dei casi – dice de Adamich – la causa di un incidente stradale è di un essere umano».
Di tutt’altro tenore l’intervento di Gioele Dix che, sulla scia del successo ottenuto a Zelig nelle vesti di automobilista aggressivo e furioso, sfodera un campionario di battute acide. «Ho preso la patente a 18 anni e un giorno – esordisce – mi sono reso conto che in macchina il mio carattere peggiorava. Il comico in realtà si alimenta di cose molto serie e, alle volte, di tragedie». Poi inizia lo show: «Vi rubo solo pochi minuti, non vorrei togliere spazio all’intervento di Gordon, che durerà sei ore». Segue una raffica di classici del suo repertorio, dall’orientamento delle donne agli anziani con il cappello, passando per il difficile rapporto tra Napoli e i semafori. Su questa base, il comico si lancia in creative digressioni: «È una guerra. L’automobile subisce l’aggressione del furgone. Una volta ne ho noleggiato uno per provare: mi sentivo più forte, più aggressivo, ho anche iniziato a fischiare alle donne». «Più in basso, nella catena alimentare, ci sta il ciclista: praticamente un kamikaze, un eroe. Del resto, i ciclisti si considerano incorporei: per loro il semaforo rosso sembra non esistere».
Almeno ieri, gli studenti non si sono limitati a ridere con Dix; alcuni di loro, non tanti per la verità, sono rimasti a seguire la lezione di guida sicura. Un segnale che si può leggere in modo pessimistico o ottimistico, ma che nulla toglie all’importanza di fare formazione in questo settore. Nonostante i miglioramenti degli ultimi dieci anni, ogni giorno in Italia si verificano in media 598 incidenti stradali, che provocano 13 morti e 849 feriti. La fascia più colpita è proprio quella dei giovani under 30; in particolare è tra i ragazzi di età compresa tra i 25 ed i 30 anni che si registra il maggior numero di morti su strada. Gli under 25 detengono invece il triste primato del maggior numero di feriti.