Un nuovo Centro di Ecografia Ginecologica, dedicato allo studio ecografico delle pazienti affette o a rischio di neoplasia, afferente al dipartimento per la Tutela della Salute della Donna, della Vita nascente, del Bambino e dell’Adolescente, diretto dal professor Giovanni Scambia, è stato inaugurato mercoledì 10 dicembre al Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”. È stato realizzato grazie a una donazione elargita dall’Associazione Onlus “Oppo e le sue stanze”. La Onlus dal 1999 promuove iniziative per le infrastrutture, lo studio, la prevenzione, la cura dei tumori ematologici e per l’assistenza dei malati e dei loro familiari.
Grazie all’utilizzo di tre ecografi dedicati, nella nuova struttura, ubicata al secondo piano del Policlinico, potranno essere eseguiti circa 160 esami alla settimana: ciò soddisferà non solo le primarie necessità cliniche delle pazienti in trattamento, ma risponde anche alle molteplici richieste da parte dei medici di medicina generale e degli specialisti del territorio che possono sottoporre alla valutazione pazienti con sospetto diagnostico per neoplasie ginecologiche. Inoltre, la presenza, nel Centro di ecografia, di una sala dedicata alla formazione medica continua nell’ambito della diagnostica ecografica in ginecologia, offrirà agli specialisti provenienti dal territorio o da altre istituzioni un costante aggiornamento professionale.
Infatti, accanto allo svolgersi quotidiano degli esami ecografici, apre i battenti anche la nuova Scuola di Ecografia ginecologica che prevede due moduli di insegnamento: Innanzitutto Lezioni teorico-pratiche che si svolgeranno una settimana al mese per gruppi di 12 persone all’interno di un’auletta multimediale nel nuovo centro. Gli esami ecografici verranno trasmessi in diretta nell’auletta multimediale e verranno commentati dal personale dedicato con apposite presentazioni, video e immagini attinenti, sempre nel rispetto della privacy della paziente.
In secondo luogo, periodi di tirocinio in cui i partecipanti affiancheranno gli ecografisti della scuola. I tirocinanti avranno modo di assistere all’attività ambulatoriale quotidiana, sotto la stretta supervisione dei tutor.
«Nell’ambito delle neoplasie ginecologiche – spiega il professor Giovanni Scambia – l’ecografia rappresenta lo strumento diagnostico principale per la sorveglianza delle pazienti a rischio, per la diagnosi precoce e la caratterizzazione delle neoplasie ginecologiche. Tale metodica permette inoltre di rilevare in maniera efficace, accanto al letto del malato, eventuali complicanze che possono emergere durante le fasi del trattamento sia in fase postoperatoria che durante chemio o radioterapia (dilatazione dell’apparato urinario, comparsa di ascite o altro), consentendone una pronta risoluzione. Infine, essa gioca anche un ruolo determinante nel follow-up delle pazienti, una volta completato il loro piano di trattamento».
«La diffusione sempre più ampia dei criteri necessari per una corretta diagnostica ecografica è oggi più che mai necessaria per realizzare un coordinamento ottimale tra il territorio e i centri di riferimento – continua il professor Scambia –. È auspicabile infatti che tutte le pazienti affette da tumore ginecologico possano beneficiare di un trattamento medico-chirurgico presso un centro di riferimento oncologico, riducendo il più possibile il numero di trattamenti chirurgici laddove non necessari. Gli enormi progressi clinici e scientifici che si sono osservati negli anni nell’ambito dell’ecoflussimetria pelvica sono stati resi possibili da una stretta collaborazione tra gli ecografisti e i chirurghi ginecologi. La collaborazione con Centri europei di terzo livello e la creazione dei vari “consensi” riguardanti le neoplasie ovariche (IOTA – International Ovarian Tumor Analysis) e le neoplasie uterine (IETA - International Endometrial Tumor Analysis), garantisce la condivisione a livello internazionale di terminologia e metodologia dell’esame ecografico. Inoltre, negli anni si è manifestato un interesse sempre maggiore da parte di specialisti o medici in formazione delle altre Istituzioni italiane ed europee: molti di loro ci hanno affiancato nell’attività clinica giornaliera per periodi di diversa durata mentre altri hanno partecipato ai congressi e ai corsi di “Live scanning” tenutisi ogni autunno e ogni primavera presso il nostro dipartimento».
«L’ecografia è certamente lo strumento diagnostico più importante in ginecologia – aggiunge la dottoressa Antonia Testa, coordinatrice del nuovo Centro – ma solo in questi ultimi anni stanno emergendo le potenzialità di tale strumento nell’ambito dell’imaging in ginecologia oncologica, sia nella valutazione preoperatoria che nel follow up delle diverse neoplasie ginecologiche, in particolare quelle asintomatiche. Oltre a fornire, grazie all’utilizzo di sonde endovaginali a elevata frequenza, una valutazione morfologica estremamente accurata degli organi pelvici, trattandosi di un esame ‘in vivo’, l’ecografia riesce a fornire parametri morfologici aggiuntivi (primo fra tutti l’analisi della vascolarizzazione degli organi), determinanti a volte per il completamento diagnostico. Ma, soprattutto, l’ecografia risulta particolarmente utile nella diagnostica ginecologica e in particolare in tutte le fasi di diagnosi e di trattamento delle neoplasie oncologiche perché, a differenza di più sofisticate tecniche di imaging (TAC e RM), è in grado di fornire un esame dinamico e interattivo».
«L'Associazione “Oppo e le sue stanze” – afferma Teresa Madia, fondatrice e presidente della Onlus – dona l'intero Centro di ecografia all'Università Cattolica - Policlinico Gemelli. Oppo è il soprannome di un ragazzo che 15 anni fa, in seguito a un tumore del sangue, si è trasformato in una stella. Abbiamo quindi creato una rete di parenti, amici, amici degli amici, che avendo incontrato medici straordinari, che combattono continuamente contro queste malattie, hanno bisogno di strumenti sempre più all’avanguardia. I nostri fondi sono privati, raccolti con tenacia e continuità, anche e soprattutto dai nostri volontari. I nostri interventi sono stati già effettuati al Policlinico Tor Vergata, all'ospedale S. Eugenio e ora al Policlinico Gemelli. Abbiamo donato laboratori stanze sterili strumentazioni medicali e materiali e strumenti per 19 anni di ricerca. Ospitiamo, inoltre, i malati e i loro familiari in appartamenti, alberghi e residence, donando loro buoni pasto, buoni benzina e tutti i beni di prima necessità di cui hanno bisogno nei giorni dei ricoveri e delle terapie».
All’inaugurazione – che è stata introdotta dagli interventi del professor Giovanni Scambia e da Antonia Testa, coordinatrice e responsabile del nuovo Centro – hanno partecipato monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, Maurizio Guizzardi, direttore del Policlinico Gemelli, il professor Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli”, Lil Valentin, docente allo Skåne University Hospital di Malmö (Svezia) e membro del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, che ha tenuto una lecture dal titolo “The role of ultrasound in gynecology”, e Teresa Madia, fondatrice e presidente dell’Associazione “Oppo e le sue stanze”.