“Non lasciatemi solo, voglio continuare a studiare”: c’è uno studente universitario detenuto in Egitto dal 7 febbraio. Patrick Zaki è sottoposto a interrogatori e violenze di ogni sorta, rinchiuso “in un posto terribile”. Mentre il mondo si mobilita e i Social dimostrano la loro forza, egli esprime il suo più grande desiderio. La settimana si chiude e riapre con lui.
Sabato 15. Ci vuole delicatezza, nella comunicazione: ci vuole la poesia. Il Pontefice che comunica con i gesti e con i Social lo sa: sono le “storie buone” a farci vivere. Ma i Social sono un mezzo e il loro valore dipende dall’uso. Lo sa bene Liliana Segre che, conoscendo altre disgrazie, li esalta proprio contro l’hate speech. La senatrice parla agli educatori pensando agli studenti, testimoni nel futuro.
Domenica 16. I Social sono un mezzo, appunto. E poiché a volte si esagera, meglio trarre un sospiro di silenzio. E di sollievo. Almeno ogni tanto. Mentre si alzano gli occhi, poi, si possono fare tante cose: guardare, ad esempio, tante meraviglie: sta arrivando Raffaello con le sue celebrazioni. Insieme a Ludwig sarà la star dell’anno.
Lunedì 17. Un mese senza Emanuele Severino: Brescia si prepara a ricordare uno dei suoi cittadini più illustri, un gigante del pensiero che il pensiero fatica a volte a decifrare. Il Professore che parlava a braccio e riempiva le aule universitarie, che raccomandava la lettura dei testi in greco antico era davvero un maestro di vita.
Martedì 18. E mentre in Occidente pensiamo a queste cose un papà immagina un mondo diverso per sua figlia, e inventa. Inventa una storia che la faccia sorridere un po’: ogni volta che viene lanciata una bomba a Idlib, in Syria, si ride. Sì, “la vita è bella”, anche quando non lo è. Anche solo per qualche secondo. Intanto, in Cina i bambini sono tornati a scuola: online. E mentre i grandi pensano allo “smart working” che, isolandoci, forse ci salverà, le famiglie tornano a riunirsi. Non attorno al focolare, ma davanti allo schermo. Anche questa storia ci cambierà per sempre.
Mercoledì 19. Kerry è la settima di undici figli, nipote di un Presidente, figlia di un procuratore generale. Nel 1968 suo padre viene ucciso e lei sceglie la strada dei diritti per portare il messaggio a tutte le generazioni: “Dobbiamo avere un sogno: il sogno di un mondo migliore, che passa attraverso l'amore, la compassione e il rispetto gli uni per gli altri”. Anche Michael ha un sogno: anche lui vuol diventare Presidente. E oggi scende in campo, senza donazioni, senza passare dal Nevada né dal South Carolina, ma volando (finanziando) direttamente verso il Super Tuesday. Con una mossa senza precedenti “Mayor Mike” è già secondo, ci crede.
Giovedì 20. Ci crede anche la Politica: si chiamano “riforme compensatrici”, quelle che completano il quadro. Ora, accanto al numero dei parlamentari, la riforma-base è il voto dei 18enni al Senato: il 29 marzo si vota. E al referendum partecipano anche loro. Qualcuno si è accorto che gli studenti sono già grandi per scegliere. Il presente, intanto, è consolante: sia per la carta virtuale che per quella stampata. Aumenta il numero degli smartphone, aumenta quello dei Social, ma aumentano anche i libri e i giornali cartacei. Comunicazione aumentata in tutti i sensi. Finalmente.
Venerdì 21. “Patrick libero”. Ma Patrick Zaki è in cella. Mentre si moltiplicano gli appelli, e gli amici hanno paura, ecco una piccola scintilla: è il venerdì del clima. E se solo manca la neve, si mobilitano le comunità. (Non) lo sapevano (ancora) bene gli studenti di Stanford Larry e Sergej quando fondarono Google. Forse non lo sapeva bene nemmeno Mark, lo studente che inventò il “libro delle facce”. Ma l’”oltremondo” è qui e l’umanità è aumentata davvero: “queste cose sono belle per tanti”.