Il cibo custodisce i segreti per prevenire o favorire, curare o peggiorare molte malattie, da quelle metaboliche ai tumori, dalle patologie infiammatorie a quelle più strettamente legate all’invecchiamento come i deficit cognitivi e la fragilità nell’anziano. Molti componenti (nutrienti come vitamine, ma anche aminoacidi e certi grassi) degli alimenti sono in grado di spingere tasti e interruttori molecolari nell’organismo umano e così facendo di regolare il funzionamento dei diversi organi.
Per esempio, specifici nutrienti possono attivare o disattivare alcune vie metaboliche, proteggendo o, al contrario, favorendo patologie quali il diabete. Non solo, lo stesso nutriente può modificare il nostro metabolismo in modo diverso in funzione di come viene assorbito a livello intestinale. Nella facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma sono in corso o in fase di avvio numerose ricerche cliniche e sperimentali, atte a definire il ruolo di questi nutrienti nel determinare alterazioni metaboliche.
Molto attiva anche la ricerca sul fronte di nutrizione e tumori, per scovare quei componenti dei cibi che possono favorire o proteggere dal cancro e anche tendere a diete personalizzate da abbinare ad altri approcci preventivi e terapeutici delle neoplasie. E poi ancora, nutrizione e invecchiamento perché è ormai sempre più chiaro il ruolo protettivo di una sana alimentazione su mente e corpo.
Sul fronte dell'invecchiamento l'obiettivo principe dei ricercatori di Università Cattolica e Gemelli è capire, da un lato quali siano gli alimenti che più contribuiscono al deterioramento delle funzioni cerebrali e quali i meccanismi molecolari coinvolti; dall'altro scoprire invece i nutrienti protettivi per giungere a regimi alimentari anti-ageing, sia per il cervello, sia per i muscoli tra gli organi che più subiscono le insidie del tempo.
Infine, la cattiva alimentazione condiziona anche lo stato infiammatorio del corpo, favorendo l’insorgere di malattie infiammatorie e degenerative. Molti studi in corso sono volti a scoprire i complessi meccanismi che legano la dieta all’infiammazione e a scoprire i cibi antinfiammatori per realizzare dieta ad hoc da abbinare a terapie per malattie gravi come l’artrite reumatoide.
Sono solo alcuni dei temi al centro della quarta edizione della “Giornata per la Ricerca” della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica che si è svolta il 21 maggio, con i patrocini di Regione Lazio, Comune di Roma ed Expo 2015, nell’Aula Brasca del Policlinico Gemelli. Tema dell’edizione 2015 è “Il ruolo della nutrizione, dalla prevenzione alla cura”, argomento quanto mai attuale nell’anno dell’Esposizione Universale 2015 e cruciale anche nell’ambito di diversi programmi di finanziamento e iniziative della Commissione Europea nel campo della ricerca e della salute come il programma Horizon2020, il terzo programma di Salute Pubblica, la Joint Programming Initiative Healthy Diet for a Healthy Life e la European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing.
Parte centrale della Giornata è stata la presentazione dei migliori progetti di ricerca svolti o in cantiere per iniziativa dei ricercatori della facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica e dei medici del Policlinico Gemelli nel campo della nutrizione umana. Le ricerche abbracciano quattro macro-aree relative al tema della nutrizione, che spaziano dalla prevenzione alla cura di patologie oncologiche, infiammatorie e degenerative, del metabolismo e del circolo, e dell’invecchiamento e della fragilità (non solo legate alla senescenza, ma anche causate da patologie pregresse).
I lavori della Giornata per la Ricerca sono stati aperti dal rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Franco Anelli (a sinistra), cui sono seguiti gli interventi del cardinale Angelo Scola (al centro), presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo, Ente Fondatore dell’Università Cattolica, e di Nicola Zingaretti (a destra), presidente della Regione Lazio.
Gli interventi dei ricercatori sono stati moderati e commentati da Lorenzo Morelli, coordinatore della Commissione Strategie di Ricerca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, e da Roberto Menta, Responsabile Nutrizionale Soremartec - Gruppo Ferrero.
Nella seconda parte della Giornata spazio alla tavola rotonda intitolata “L’interazione tra Ricerca e Industria al servizio della Persona” moderata dal giornalista Bruno Vespa con gli interventi di qualificati e autorevoli rappresentati istituzionali: Giuseppe Ruocco, direttore generale per Igiene e sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute, Lisa Ferrarini, vicepresidente di Confindustria; Giovina Ruberti, Delegata Miur - Management Board dell’iniziativa europea Healthy Diet Healthy Life; Umberto Agrimi, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità; Ettore Bologna, responsabile Attività Mediche e Socio-Assistenziali Fondazione Ferrero; lo Chef Heinz Beck, che a conclusione della Giornata riserverà insieme ai suoi collaboratori una dimostrazione della virtuosa alleanza tra alimenti salutari e alta cucina, proponendo una speciale degustazione.
La IV edizione del Premio “Giovanni Paolo II” è stato attribuito quest’anno al presidente della Fondazione Berlucchi, Alessandro Paterlini, per il suo impegno a favore della ricerca scientifica, e della società civile e consegnato dall’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, monsignor Claudio Giuliodori.
Le conclusioni dei lavori dell’intensa giornata sono state affidate al preside della facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica Rocco Bellantone e al direttore generale del Policlinico A. Gemelli Enrico Zampedri.