Contrastare i fenomeni di radicalizzazione e i cosiddetti “discorsi d'odio” (hate speech) all’interno del web è l’obiettivo di ChainRelAction, un progetto-esperimento ideato e realizzato da un gruppo di studenti dell’Università Cattolica di Milano, parte della campagna internazionale Peer to Peer Challenging Extremism.
La campagna coinvolge università di tutto il mondo e per l’Italia è stato scelto l’Ateneo di largo Gemelli e partecipano in particolare gli studenti del corso di laurea triennale Linguaggi dei Media e magistrale Comunicazione per l’Impresa, i Media e le Organizzazioni Complesse (CIMO).
Obiettivo del progetto è sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’aumento degli hate crime ovvero i crimini d’odio, atti violenti alimentati dall’intolleranza razziale, etnica, religiosa, culturale, politica o di genere. Nel 2009, la prima ricerca europea sui crimini d’odio registrava in Italia 134 casi; dal 2010 ad oggi i casi sono aumentati del 2500%. Si tratta di un fenomeno endemico, alimentato dai cosiddetti hate speech, discorsi xenofobi, misogini, discriminatori che trovano nel web un terreno fertile.
ChainRelAction si propone come atto di denuncia dei fenomeni di intolleranza attraverso l’avvio di una raccolta sistematica di dati e materiali raccolti nel sito http://www.chainrelaction.com/ e di contrasto attraverso il lancio di azioni online e offline.
Un semplice gesto unirà tutti gli utenti della pagina Facebook che vorranno partecipare al progetto. Bastea fotografarsi mentre si uniscono le mani (come da foto allegata), per testimoniare l’attenzione verso un problema, l’apertura e la disponibilità alla conoscenza, la volontà di cambiare. La finalità è creare una mappa della tolleranza, che tracci la diffusione di questo piccolo gesto, il distendersi della catena della tolleranza lungo tutto il territorio italiano e fuori di esso.
Chi vuole unirsi a questa “web-catena” umana e sostenere il ChainRelAction può seguire alcuni semplici passi: fare una foto con il simbolo della campagna assieme ad almeno un'altra persona; impostare lo scatto su Facebook come “visibile a tutti”; geolocalizzarsi; taggare almeno due amici e chiedere loro di fare lo stesso nel più breve tempo possibile. Gli hashtag ufficiali sono #JoinTheChainge #ChainRelAction #Ameimporta #Together4tolerance; accedere alla foto #Together4tolerance e #JoinTheChainge