Interverranno Demetrio Albertini e Filippo Galli, ex giocatori del Milan e rispettivamente presidente e componente del settore tecnico della Figc, al Graduation Day del master Teoria e metodologia della preparazione atletica nel calcio dell’Università Cattolica.
Formare figure di elevata competenza professionale in grado di operare in ambito giovanile per preparare i soggetti alle competizioni calcistiche con metodologie e tecniche di allenamento innovative.
È questo l’obiettivo del master che venerdì 15 novembre chiude la terza edizione con la consegna dei diplomi agli studenti presso il Centro sportivo Rino Fenaroli in viale Suzzani 279 a Milano alle ore 14.30.
Le lezioni garantiscono, infatti, l’acquisizione di adeguate conoscenze e competenze riguardo i fattori anatomico-funzionali, fisiologici, psico-pedagogici e socio-educativi fondamentali nel determinare la prestazione fisica nel calcio e la crescita ottimale del giovane atleta.
Si tratta di un’eccellenza dell’Ateneo a livello italiano e unica in Lombardia, che può contare su due punti di forza:
• i diplomati al master possono esercitare da subito il ruolo di preparatori atletici in qualsiasi squadra giovanile di calcio;
• il corso fornisce ai diplomati otto punti per il concorso di ammissione al corso per preparatori atletici del Centro Tecnico Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio di Coverciano che dà l’abilitazione per poter essere tesserati come preparatore atletico da qualsiasi squadra, comprese quelle partecipanti ai campionati professionistici.
Le lezioni garantiscono, infatti, l’acquisizione di adeguate conoscenze e competenze riguardo i fattori anatomico-funzionali, fisiologici, psico-pedagogici e socio-educativi fondamentali nel determinare la prestazione fisica nel calcio e la crescita ottimale del giovane atleta.
Gli oltre 100 studenti che hanno terminato il master oggi sono professionisti affermati in diverse squadre sul territorio nazionale e internazionale.
Al master si accede con una laurea triennale o magistrale in Scienze motorie e dello sport o con un diploma ISEF e sono in aumento ogni anno le richieste di ammissione.
Eugenio Sena è un giovane diplomato al Master che se pure molto giovane ha già una buona esperienza internazionale (Ungheria, Australia, Cina e Russia) in grandi club di casa nostra (Juventus e Chievo Verona). Eugenio spazia dall’esperienza come preparatore atletico a quella di coach del settore giovanile (molti di questi giovani scelgono di prendere anche il patentino Uefa B per avere più chances lavorative).
«Dopo la laurea triennale in Scienze motorie - ha dichiarato Eugenio - ho lavorato in Ungheria, Australia e Cina con attività differenti: allenatore di calcio nel settore giovanile, assistente e talent scout, direttore tecnico di una squadra di semi-professionisti. In Cina ero uno degli allenatori della Juventus Academy. Rientrato in Italia, ho frequentato il Master in preparazione atletica nel calcio, grazie al quale, dopo lo stage al Chievo Verona, dove ho imparato molto. Ho poi lavorato in Russia. La formazione ricevuta al Master, titolo accademico riconosciuto anche all'estero, è stata fondamentale, anche per chi come me intende proseguire la carriera come allenatore».
«Per noi cultori delle Scienze motorie, un Master deve essere un’occasione per provare, sperimentare, fare, agire - ha raccontato Simona Lucarno, diplomata al master -. Ebbene, il Master in Teoria e metodologia della preparazione atletica nel calcio mi ha dato tutto questo, ma anche qualcosa in più. Ad esempio, l’emozione di varcare i cancelli del Centro Tecnico Federale a Coverciano, leggere i nomi dei grandi tecnici e giocatori del passato, esercitarsi sui campi di allenamento della Nazionale, conoscere il meglio di chi ha lavorato e lavora con i campioni. Inoltre, grazie al Master ho avuto l’opportunità di creare contatti importanti con i migliori esperti del settore, un elemento che ritengo di grande valore per il mio futuro lavorativo. L’esperienza del tirocinio formativo mi ha portato all’interno del Settore giovanile di una delle società più blasonate, il Milan. Un’occasione per imparare sul campo, assistere i preparatori, conoscere le tecnologie in uso, partecipare alle riunioni dello staff e respirare davvero la realtà dell’eccellenza. La competenza è imprescindibile in una realtà d’élite e investire su sé stessi è il primo passo se vogliamo accrescere il valore del nostro lavoro e del ruolo che possiamo e dobbiamo avere all’interno di uno staff».