Conoscenza applicata, apertura internazionale, forte legame con il mondo del lavoro. Sono i tratti salienti che da trent’anni contraddistinguono Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, che proprio quest’anno celebra il trentennale della sua fondazione. A esporli “virtualmente” è stata la preside Elena Beccalli inaugurando lunedì 23 novembre l’Open Week Unicatt con la presentazione dei corsi di laurea triennale e a ciclo unico dell’Ateneo.

Intervistata da Francesco Della Corte, tutor, attuario e dottorando, ha illustrato i corsi rispondendo ad alcune domande, prima fra tutte: perché scegliere una laurea in discipline finanziarie? «Ci rivolgiamo a studenti che abbiano una passione per i temi della finanza, oltre tutto la facoltà ha un’impostazione particolare nell’affrontarli per la valorizzazione data agli aspetti della sostenibilità e dell’inclusione finanziaria», ha risposto la professoressa Beccalli.

Scienze bancarie, che ogni anno accoglie 230 matricole, ha una sola laurea triennale declinata in diversi profili con l’obiettivo di incontrare le esigenze di tutti gli studenti. Si va così da Economia dei mercati e degli intermediari finanziari (profilo generale) a Economia dei mercati e degli intermediari finanziari (profilo in Convenzione con l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili), da Consulente finanziario e assicurativo a Metodi quantitativi per la finanza e le assicurazioni. A questi profili, dal prossimo anno accademico, se ne aggiunge uno nuovo: quello in “Finance” erogato interamente in lingua inglese, attivo dal 2021.

«Il corso di laurea triennale ha un taglio prettamente economico che però, sin dall’inizio, fornisce approfondimenti su intermediari, strumenti e mercati finanziari – ha osservato la preside –. Inoltre le lezioni in aula sono affiancate da una didattica innovativa fatta di laboratori, team work, simulazioni, incontri con aziende e professionisti esperti. Offriamo, poi, molte possibilità di studio all’estero grazie a Erasmus, overseas e dual degree, programmi all’estero». Infine, per garantire un maggiore inserimento professionale «ci siamo dotati di un Board-Facoltà mondo del lavoro, di cui fanno parte più di trenta aziende, e di un progetto talenti che punta a valorizzare il talento di ciascun iscritto».  

Una formazione a tutto tondo che dà i suoi risultati. Il 95% dei laureati trova lavoro a 12 mesi dalla laurea, il 60% ha un’assunzione a tempo indeterminato e il 60% lavora in ambito di finanza. Come testimoniano due laureati già inseriti professionalmente: Niccolò Giuliacci, Group Funding & Corporate Finance a Cassa Depositi e Prestiti, e Michele Ottini, Actuary, Group Risk Management at UnipolSai S.p.A. Per entrambi gli anni trascorsi in Cattolica hanno dato loro l’opportunità di crescere e di capire le proprie attitudini, di sposare valori umani e di sentirsi parte di un progetto, di acquisire un bagaglio tecnico riconosciuto in tutti gli ambienti lavorativi.

 

Nessuna difficoltà a trovare lavoro neppure per i laureati in Scienze matematiche, fisiche e naturali. Lo ha ricordato il preside della facoltà Maurizio Paolini illustrando il corso di laurea in Matematica, campus di Brescia, con i tre indirizzi in Matematica, Fisica e Informatica, veri e propri corsi permettono di accedere alle rispettive magistrali. «Scegliere di studiare matematica nel 2020 significa aprirsi un ventaglio di prospettive occupazionali che spaziano dal mondo della formazione, delle aziende e della ricerca. I laureati nelle materie Stem non conoscono la parola disoccupazione perché in un mondo guidato dalle tecnologie e che cambiano a velocità impressionanti, i protagonisti del futuro fonderanno il proprio successo non esclusivamente su conoscenze tecniche ma sulla capacità di applicare conoscenza e metodologie scientifiche a problemi reali in maniera flessibile».

La matematica è bella in sè, ha una vita propria, ma nello stesso tempo è incarnata in tutti i nostri strumenti tecnologici, spiega Silvia Pagani, docente di Esercitazioni di geometria. «Qui si studia molta teoria, ma anche molta applicazione perché la matematica è trasversale a molti aspetti della nostra quotidianità».

A rendere ancora più coinvolgente lo studio della matematica ci sarà il nuovo campus di Mompiano. I nuovi spazi, circa 20.500 mq, sono immersi nel verde del parco delle Colline e accoglieranno una biblioteca, 29 aule, 13 laboratori di fisica, 55 studi per docenti, 4 sale studio, tre laboratori di informatica, una cappella, quattro sale studio, una palestra e un campo sportivo, una mensa interna e due bar.

Tornando a parlare di numeri, gli iscritti ai corsi della facoltà sono contingentati, quindi c’è un rapporto diretto, personale con gli studenti, con loro c’è un dialogo costante, di vero scambio reciproco. Per chi sceglierà di studiare Fisica in Cattolica ci sarà la possibilità di fare ricerca in laboratori avanzati nel campo della spettroscopia, delle nanostrutture, e in generale nell’analisi dei materiali utili alle aziende» ha spiegato Sonia Freddi, dottoranda al quarto anno del dottorato internazionale in Science. «I laureati in fisica non hanno difficoltà a trovare posto nei miglior team internazionali di ricerca».

Per chi è appassionato di biga data, algoritmi e machine learning, troverà soddisfazione iscrivendosi all’indirizzo in Informatica. Anche con questo percorso non ci saranno problemi a trovare lavoro come ha spiegato Daniele Toti, ricercatore in Informatica, con grafici e tabelle alla amano.

La prima giornata di presentazione è stata arricchita dal doppio appuntamento su Instagram @Unicatt con i tutor di facoltà: sollecitati dalle domande del pubblico hanno raccontato la vita da studente, il rapporto con i docenti e i colleghi di studio, i servizi e i campus, i programmi di studio all’estero e tutte le opportunità professionali.