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Sostenibilità: una, nessuna, centomila

Webinar Sostenibilità: una, nessuna, centomila Un ciclo di tre incontri, che rientra nell’ambito dei “Laboratori di economia e finanza” dedicati ai temi del documento “Oeconomicae et pecuniariae quaestiones ” , riflette su una nozione troppo spesso abusata. Prossimo appuntamento giovedì 26 novembre 24 novembre 2020 Dagli investimenti socialmente responsabili agli standard Environmental, Social and Governance (ESG) passando per la nuova economia di Francesco. Un progetto interdisciplinare che, rivolto a tutti gli studenti dell’Ateneo e riconosciuto nel curriculum universitario con 2 CFU sovrannumerari, coinvolge docenti, operatori di settore e autorità di vigilanza. Si sono confrontati sul tema due autorevoli esponenti del panorama culturale italiano: Stefano Zamagni , presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, alumnus dell’Università Cattolica ed ex-studente del Collegio Augustinianum, e Umberto Tombari , ordinario di Diritto commerciale all’Università di Firenze. Moderati da Antonella Sciarrone Alibrandi , pro rettore vicario dell’Ateneo e docente di Diritto bancario, hanno analizzato il significato di sostenibilità - cui si fa spesso riferimento in ambito giuridico ed economico non sempre con un’accezione univoca - nel quadro della dottrina sociale, dell’economia civile e della teoria generale dell’impresa. Giovedì 26 novembre , dalle ore 16 alle 17.30, si parlerà di “Valutazione di sostenibilità ESG: principali parametri di valutazione e processi di engagement” con Jacopo Schettini Gherardini , AD Standard Ethics, e Cristina Ungureanu , Head of Corporate Governance Eurizon Capital SGR. Modererà il dibattito Cristina Finocchi Mahne . “La sostenibilità dell’ecosistema del credito: verso una nuova ecologia sociale” è il titolo dell’incontro in programma nel mese di dicembre.

 

Microcredito, uno strumento per combattere la crisi

Dibattito Microcredito, uno strumento per combattere la crisi A seguito del Coronavirus aumentano le persone in difficoltà che si rivolgono ai centri di ascolto per chiedere aiuti economici. L’esperienza di Banca Mediolanum che, tramite fondazione San Bernardino di Milano, effettua finanziamenti a chi ne ha necessità by Claudio Rosa | 08 giugno 2020 Tracciando le vie della ripresa economica del nostro Paese, c’è quella di dover indirizzare le risorse verso gli investimenti a maggior rendimento sociale. In questo momento di crisi, a seguito dell’emergenza Coronavirus, saranno tantissime le persone in difficoltà che avranno bisogno di aiuto in un momento estremamente delicato. Ci sono milioni di italiani che, ad oggi, non possono permettersi un conto in banca, una fascia di persone che le banche stesse non possono intercettare direttamente ma, grazie all’aiuto di molte fondazioni sparse sul territorio, sono finalmente riuscite a farlo. Questa attività nasce dodici anni fa, quando abbiamo deciso di portare in Italia un concetto complesso ma affascinante legato all’esperienza di Yunus, ovvero che è possibile combattere la povertà con interventi di microcredito per iniziare attività di sostentamento e speranza», dice Giovanni Pirovano , vice presidente di Banca Mediolanum. Mettiamo a disposizione un plafond di un certo importo e a un tasso simbolico che viene utilizzato dalla Caritas attraverso la fondazione San Bernardino per effettuare finanziamenti di microcredito per persone bisognose che non hanno più accesso ad un conto corrente aperto». La fondazione San Bernardino di Milano, che raccoglie al proprio interno le diocesi lombarde e può contare su 500 centri di ascolto, ha deciso di tendere una mano a tutte quelle persone che a causa di indebitamenti si trovavano in una situazione di rottura del bilancio e degli equilibri familiari.

 

Nuovi laboratori per la nuova Farmacia

Al terzo piano della facoltà di Medicina e chirurgia due grandi stanze sono state completamente attrezzate affinché, in una struttura nuova e tecnologicamente avanzata, gli studenti possano formarsi anche con l’esperienza pratica e diretta. Il professor Andrea Urbani , direttore del Dipartimento di Scienze biotecnologiche di base, cliniche intensivologiche e perioperatorie e presidente del corso di laurea in Farmacia (nella foto in alto) , spiega a CattolicaNews il valore della nuova struttura. I nuovi laboratori didattici del corso di laurea in Farmacia dell’Università Cattolica, tanto sognati e attesi, oggi sono finalmente una realtà. Spesso, nel corso degli ultimi mesi si è discusso su quale dovesse essere l’evoluzione digitale delle piattaforme di formazione, inclusa la possibilità di qualificanti percorsi formativi alternativi per le esperienze pratiche di laboratorio. Se è vero che per alcuni corsi di laurea le attività pratiche di laboratorio rappresentano un importante valore aggiunto nel piano formativo, per il Corso di laurea in Farmacia tali attività sono fondamentali e non derogabili per sviluppare quelle competenze che caratterizzano la figura professionale del Farmacista». Anche per un semplice prodotto come questo è importante garantire la stabilità e l’efficacia, e le competenze galeniche presenti nelle farmacie territoriali hanno risposto puntualmente e con competenza a queste necessità». farmacia #laboratori #medicina #roma Facebook Twitter Send by mail Print.

 

La finanza tra croci e delizie

L’analisi del banchiere ed economista Pierluigi Ciocca nell’ambito dell’ultimo webinar dei Laboratori sull’Oeconomicae et pecuniariae quaestiones by Katia Biondi | 26 giugno 2020 La finanza può fare danni tremendi se è affetta da irregolarità ed eccessi. A ripercorrere “delizie e croci” del settore finanziario ci ha pensato Pierluigi Ciocca , partecipando all’ultimo dei webinar promossi nell’ambito dei Laboratori sull’Oeconomicae et pecuniariae quaestiones dedicato al tema “Politiche pubbliche e dimensione politica dei mercati finanziari”. Con questa iniziativa abbiamo cercato di dare ai nostri studenti l’opportunità di dialogare con docenti e professionisti del mondo delle banche e dell’economia dotandoli così degli strumenti necessari per avviare un percorso di ripensamento dei modelli economico-finanziari», ha aggiunto la preside Beccalli. Un percorso di riflessione, quello attivato dai Laboratori sull’Oeconomicae et pecuniariae quaestiones , cui l’intervento di Ciocca intitolato “La finanza: delizia e croce” ha offerto notevoli spunti. Va fatta una distinzione, ha avvertito Ciocca, e per farla usa la parola «capitalismo»: è questo a essere instabile e l’instabilità di questo modello di produzione è radicata nel modello medesimo, insomma “è il capitalismo, bellezza!”. Da questo punto di vista «la finanza è l’industria più controllata e regolata da sempre grazie a tre strumenti: le regole chiare, una vigilanza occhiuta ed efficace, il credito di ultima istanza nelle banche centrali», ha precisato Ciocca. Oggi per esempio contro il rischio recessione che corrono Europa e Italia una ricetta potrebbe essere quella di espandere la spesa pubblica per investimenti in infrastrutture – ha concluso Ciocca –: perché un euro speso in buone infrastrutture ha un effetto moltiplicativo di 2-3 punti sul Pil nel volgere di pochi anni».

 

Master Cofin nel segno della sostenibilità

A spiegare la scelta del tema Michele Mozzarelli , direttore esecutivo del master: «Questa terza edizione del master, con 24 iscritti, è stata particolarmente importante. Insieme alla consegna dei diplomi come da tradizione abbiamo ospitato un evento aperto al pubblico, quest’anno abbiamo deciso di dedicare l’incontro alle tematiche della sostenibilità. Ogni anno scegliamo sempre delle tematiche trasversali che possano essere interessanti in termini generali e sfidanti per la funzione compliance visto che il master si rivolge proprio ai futuri compliance officer». In occasione della consegna dei diplomi, i ragazzi hanno partecipato insieme al #workshop Sviluppo sostenibile e rischi di ESG. Al centro dell’incontro la riflessione sulla #sostenibilità in economia e finanza, tema centrale dell'Oeconomicae et pecuniariae quaestiones di Papa Francesco. economia #francesco #laboratori #mastercofin Facebook Twitter Send by mail Print.

 

L'Ateneo prepara l’economia di Francesco

Promosso dall’Università Cattolica che - su invito dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini e in vista del grande appuntamento di fine marzo ad Assisi “ The Economy of Francesco ” - sta ragionando su una “nuova economia”. Un itinerario contrassegnato dal boom di iscritti che hanno scelto di partecipare ai laboratori sull’economia di Francesco . Un “patto” per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani»: queste le parole con cui Papa Francesco ha invitato i giovani economisti di tutto il mondo nella Lettera di esortazione a partecipare all’evento mondiale per una “nuova Economia” che si terrà ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020 . Avviato nel 2019, il Competence Cente r mette insieme Diocesi di Milano, Caritas Ambrosiana e Fondazione San Bernardino, Fondazione Centesimus Annus, Prospera e Ucid e ha l’obiettivo di comprendere meglio il fenomeno e individuare strategie di azione e strumenti di mitigazione, anche in ottica di prevenzione. La frase che campeggia sul profilo twitter di suor Alessandra Smerilli , Consigliere di Stato della Città del Vaticano, è di Antonio Genovesi , uno dei fondatori della moderna scienza economica. Per approfondire il tema di una nuova economia sostenibile è possibile leggere alcuni volumi editi da Vita e Pensiero come appunto Lezioni di economia civile dell’economo napoletano, da cui è tratta la citazione (con la fondamentale introduzione di Stefano Zamagni ) o Delle virtù e dei premi di Giacinto Dragonetti . Per una nuova politica dei beni comuni di Johnny Dotti e Andrea Rapaccini e soprattutto L’adesso di Dio. I giovani e il cambiamento della Chiesa della Smerilli e Sergio Massironi , perché i giovani sono il punto di partenza dell’incontro di Assisi.

 
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