L’estate è la stagione della vita all’aria aperta e regala opportunità all'insegna dell'energia e del movimento immersi in scenari inattesi e paesaggi stupendi. Con le belle giornate siamo tutti immancabilmente più esposti a pericoli legati alle attività all’aperto che sia mare, colline, montagne, lago o anche città che rischiano di rovinare le attese vacanze. Al mare può capitare a tutti di avere qualche incontro “ravvicinato” con le meduse o le tracine mentre si sta beatamente facendo il bagno in acque cristalline; mentre si sta percorrendo un sentiero in montagna ci si può imbattere in una vipera o più semplicemente essere vittime da puntura di insetti.
Meduse e tracine possono provocare un’irritazione della pelle e un dolore molto acuto. In particolare tracina, pesce ragno e scorfano, possono provocare fastidi a causa della tossina inoculata attraverso le spine presenti sul dorso.
Il pericoloso morso della vipera dà un’intensa reazione locale, un dolore vivo e cocente. Ma anche i morsi di ragni, scorpioni e zecche o della malmignatta possono far comparire sintomi come tremori, vertigini e contrazioni muscolari. In caso di punture di insetti (ape, vespa, polistes, calabrone), è necessario innanzitutto asportare il pungiglione. A scopo preventivo sono utili i repellenti e gli insetticidi.
Per una vacanza all’aria aperta in tranquillità ecco i consigli degli esperti del Policlinico “A. Gemelli” Domenico Schiavino, responsabile dell’Unità operativa di Allergologia, e Alessandro Barelli, responsabile del Centro antiveleni.
Basta prendere le giuste precauzioni per non guastarsi le meritate ferie!
Se si è punti da:
medusa
• bisogna lavare subito la zona interessata con l’acqua di mare ed asportare i residui di tentacolo 
        • se la zona è ampia ed esposta alla luce è bene consultare un medico che prescriverà un anestetico locale ed eventualmente una cura a base di cortisone e antistaminici o anche trattamenti antitetanici e antibiotici per ridurre il rischio di infezioni. 
tracina 
        
        • togliere subito anelli dalle dita se è stata punta la mano che si gonfierebbe 
        • asportare eventuali spine dorsali 
        • il veleno di questo pesce è inattivato dal calore quindi bisogna mettere la parte colpita (mani o piedi) in un contenitore d'acqua molto calda (al limite della sopportabilità) per 30-60 minuti 
        • consultare un medico che valuterà l’ipotesi di una profilassi antitetanica o di un trattamento con cortisone e/o antibiotici 
vipera
• rimanere tranquilli 
        • attivare immediatamente i soccorsi (118) 
        • evitare di applicare il laccio emostatico 
        • evitare procedure di aspirazione o rimozione meccanica del veleno 
        • immobilizzare la parte colpita 
insetti
• asportare il pungiglione 
        • impacchi di ghiaccio (per una durata non inferiore ai 20 minuti) 
        • somministrare cortisonici per uso topico ed eventualmente antistaminici per via orale pomata antistaminica 
