Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.
Vangelo di Giovanni (Gv 14,21-26)
Ascolta "A casa di un amico" su Spreaker.
Come ogni buon maestro, anche Gesù invita i suoi discepoli a osservare i suoi comandamenti. Noi a volte, però, tendiamo a darne un'interpretazione prevalentemente giuridica o morale, dimenticando che il suo comandamento, l'unico, è amarsi gli uni gli altri, come lui ci ha amati, sino ad essere disposti a donare la propria vita per i propri amici (cfr. Gv 15,12-13).
Il comandamento di Gesù, quindi, è l'amore. Un amore personale, reciproco e profondo come un'amicizia. Perché gli amici amano stare insieme. Spesso si pensano e si cercano. La gioia di uno è la gioia dell'altro. La fatica di uno e la fatica dell'altro. Come dicevano gli antichi: «I veri amici hanno una sola anima» (Aristotele), «formano un'anima sola in due corpi» (Agostino), uno è la «coscienza dell'altro» (Anselmo d'Aosta).
Si comprende bene, allora, la confidenza che Gesù ci concede: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23).
Una promessa in grado di riempire sempre, anche in questi giorni, la nostra casa e il nostro cuore.
Claudio Stercal, docente di teologia