di Maria Gnarra *
Da ormai alcuni anni vivo tra l’Italia e gli Usa dove ho condotto la mia esperienza di dottorato di ricerca, prima presso l’Harvard Medical School e in seguito presso la Columbia University a New York.
Completato il PhD sono rientrata in Italia grazie ai fondi del Skin Pact Excellence in Education Award, con l’obiettivo di trasmettere le tecniche e conoscenze acquisite la mia esperienza all’estero ai miei colleghi grazie al progetto “Bed to Bench and Back Research Trainining” presso la sede di Roma dell’Università Cattolica.
Durante il percorso di dottorato in dermatologia oncologica ho sviluppato un forte interesse verso l’ingegneria tissutale e il 3D bio-printing. Realizzare modelli funzionali di cute in 3D a partire da cellule del singolo paziente, corrette da eventuali mutazioni responsabili di malattie, trova innumerevoli applicazioni.
Sviluppare tali modelli consente di sopperire alla carenza di organi per il trapianto, tra i quali la pelle, e allo stesso tempo di evitare reazioni di rigetto, essendo questi pazienti-specifici.
Inoltre, grazie a tecniche di gene-editing è possibile correggere le mutazioni responsabili di gravi malattie genetiche come l’epidermolisi bullosa, prima del trapianto, cosi da fornire ai pazienti cute priva della malattia.
Non ultimo, i costrutti cutanei in 3D permetteranno nel tempo di bypassare la sperimentazione in vivo con modelli animali che, aldilà delle importanti implicazioni etiche, poco rispecchiano la complessità della cute umana. Ciò è, infatti, alla base del fallimento di molti studi clinici nel passaggio dalla sperimentazione preclinica a studi clinici sui pazienti, con sostanziali perdite d’investimenti finanziari e di tempo nella produzione di terapie efficaci.
Grazie al supporto della Zegna Founder Scholarship, mi è stato permesso di tornare presso la Columbia University come Junior Faculty e intraprendere questo innovativo percorso formativo.
La Fondazione Ermenegildo Zegna elargisce una delle più prestigiose borse di studio in Italia. Con tutta onestà posso dire che tra tutti i research grants e fellowships che ho avuto la fortuna di ricevere, il processo di assegnazione delle borse della Fondazione Zegna è stato il più rigido e complesso, composto da diversi livelli di selezione, a testimonianza dell’alta competitività della borsa di studio. La Fondazione si distingue inoltre per il concreto supporto al rientro in Italia dei suoi vincitori, al termine del progetto, al fine di trasmettere le conoscenze acquisite all’estero e contribuire alla crescita del nostro paese.
* 30 anni, laureata alla facoltà di Medicina della sede di Roma dell’Università Cattolica e con un Joint PhD presso la Columbia University di NY