Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.
Vangelo di Luca (Lc 2,41-51)
Ascolta "Angoscia e stupore" su Spreaker.
Questi due termini rappresentano bene due sentimenti contrapposti che, in questa bellissima pagina del Vangelo di Luca, mettono in luce la loro stupefacente attualità.
L’apparente tranquillità mostrata all’inizio dai genitori di Gesù diviene poi preoccupazione, che cresce quando lo cercano e non lo trovano.
Quante volte certi genitori raccontano di avere sentito parlare dei figli come persone “diverse“ da quelle che loro pensavano fossero e, spesso, in meglio.
Ma i figli, proprio come Gesù, devono poter rivendicare questa loro autonomia e libertà, non dimenticando però il rispetto verso i genitori e il loro ruolo educativo: una “sottomissione“ come quella di Gesù che, nella sua grandezza, riconosce il ruolo e l’autorità dei genitori.
Proviamo a contestualizzare questa pagina e a riflettere come Maria, serbando nel nostro cuore i contrapposti sentimenti di angoscia e stupore.
Serbare significa riflettere, cioè fare deserto e silenzio, seppur breve, nelle nostre giornate – preghiera, piccoli spazi meditativi… – per riconoscere la voce di Dio e seguirla, ricevendo in dono la pace del cuore.
Lasciamoci però guidare dallo stupore, avendo l’umiltà di riconoscerlo, senza paura di stupirci. Del resto quale stupore quotidiano più bello che vedere ogni giorno alzarsi il sole dopo le tenebre?
Alberto Banfi, docente di Economia degli intermediari finanziari, Facoltà di Scienze Bancarie Finanziarie e Assicurative