Il Festival Aquerò, lo spirito del cinema nasce dalla voglia di proporre un cinema diverso, spirituale, che parli del trascendente attraverso le immagini. L'iniziativa nasce nel contesto delle Sale delle Comunità della Diocesi di Milano, piccole sale "indipendenti", lontane dai circuiti dei multisala, ma vicine alle realtà cattoliche. All’iniziativa partecipano anche una ventina di studenti dell’Università Cattolica coinvolti in vari ruoli: responsabili social (per prendere materiale, proporre post da inserire nel posting plan e fare rassegna stampa), responsabili accoglienza (per accogliere il pubblico, dare supporto in sala), accoglienza ospiti (per i registi e i critici che verranno a presentare i film), supporto Post proiezione (raccolta di pareri sul film, supporto alla votazione per il premio del pubblico, supporto organizzativo (per le emergenze “pratiche”).
Filmare l'invisibile. Raccontare lo spirito del cinema e il “cinema dello spirito”. Affrontare le domande fondamentali sulla vita e la morte, il senso, la bellezza, la verità. Il festival Aquerò, lo spirito del cinema è nato per questo, e dal 16 al 29 novembre 2019 tornerà per la seconda volta con un programma ricco di film in anteprima nazionale, opere da riscoprire, incontri con registi e protagonisti del mondo culturale italiano.
Una rassegna itinerante, che partirà da Milano, all'auditorium San Fedele, il 16 e 17 novembre, e poi arriverà in altre dieci città: Arcore, Busto Arsizio, Carugate, Cesano Boscone, Galbiate, Gallarate, Gorgonzola, Magenta, Saronno, Sesto San Giovanni.
Il festival è ideato dall’Associazione cattolica esercenti cinema (Acec) Milano, che dall’anno scorso coinvolge le Sale della Comunità in questa impresa culturale e sociale, in cui si intrecciano ricerca formale (cinema personale, coraggioso, libero), riflessioni (temi importanti, affrontati con spirito laico ed ecumenico) e occasioni di incontro (il pubblico discute con registi, filosofi, critici, poeti). Direttore artistico è il critico cinematografico Fabrizio Tassi, affiancato dal direttore organizzativo Gianluca Bernardini, presidente dell'Acec milanese.
Il festival propone per la prima volta anche un concorso cortometraggi aperto a tutti. Tema: 15 minuti per raccontare "l'invisibile". Nel primo pomeriggio di sabato 16 novembre saranno proiettati i finalisti e decretato il vincitore.