Il Coronavirus può sospendere i riti religiosi ma non la voglia di sentirsi parte di una comunità e, soprattutto, di vivere e condividere il proprio percorso di fede. Un'esigenza che i ragazzi del Collegio Augustinianum hanno avvertito subito in modo molto forte e che li ha convinti ad organizzarsi subito per fronteggiare, anche da questo aspetto, l'emergenza sanitaria.
“La volontà di dare una “risposta” anche dal punto di vista spirituale - spiega il direttore del collegio Edoardo Grossule – è stata una reazione immediata condivisa con il vicedirettore Andrea Patanè. Devo dire che le risorse che ci ha messo a disposizione l'Ateneo funzionano molto bene ed è stato abbastanza facile realizzare questa idea. Dopo aver creato su Teams il gruppo generale con tutti gli studenti, ci siamo suddivisi per aree operative, a seconda delle quattro commissioni che di solito si riuniscono per organizzare le attività del collegio: liturgica, abitativa, ricreativa e culturale. Nella prima abbiamo il supporto dell'assistente spirituale del collegio, don Daniel Balditarra, e grazie a lui riusciamo a mantenere fissi tre momenti: il Santo Rosario, la Via Crucis e la Messa della domenica mattina. Momenti di grande intensità a cui stanno partecipando più della metà degli studenti. La nostra intuizione ha trovato subito l'appoggio di don Daniel ed è stata ben accolta dal nostro assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori che ha ringraziato per l'iniziativa, dalla Direzione di sede e dal Rettore”.
A supportare i ragazzi in questa iniziativa è don Daniel Balditarra: “I nostri studenti in questo momento sono sparsi per il Paese, dal Friuli alla Sicilia. L'attività pastorale di cui mi occupo è davvero molto sentita in questo periodo. La domenica per esempio abbiamo celebrato la Messa, io ho celebrato da casa mia e tutti i ragazzi erano collegati, partecipando attivamente, proclamando le Letture e la preghiera dei fedeli direttamente dalle loro abitazioni. Giovedì scorso invece abbiamo celebrato la Via Crucis, seguendo lo stesso schema, e ogni ragazzo ha letto la meditazione ad una stazione. Mercoledì 18 sarà recitato il Rosario. Sono attività che non si limitano al collegamento in streaming ma che sfruttano tutto ciò che la tecnologia ci permette di utilizzare come fotografie o video. Una cosa molto bella che, se tecnicamente possibile, vorremmo estendere anche agli altri collegi”.
Un percorso che condurrà alla Pasqua: “Ora – prosegue don Daniel - ci stiamo preparando per celebrare in questo modo anche i riti della Settimana Santa a cui purtroppo non credo che potremo essere presenti fisicamente. Abbiamo cominciato in modo sperimentale ma i ragazzi partecipano a tutte le riunioni organizzative, rigorosamente online, e sono entusiasti di tale attività che consente loro di rimanere uniti nonostante questa lontananza forzata. Il fatto di avere un appoggio della comunità da un punto di vista spirituale fa molto bene, è un esempio di resilienza che aiuta i giovani ad andare avanti in questo momento difficile”.