«Questa non è Hogwarts, questa è l’Università Cattolica!». Paola Muller, docente di Storia della Filosofia medievale, ha accolto con queste parole gli alunni di sei classi (terze, quarte e quinte) dell’Istituto scolastico Madre Cabrini di Milano, stupiti dalla nera toga accademica indossata dalla professoressa insieme ad altri colleghi. «Ci siamo vestiti in questo modo per accogliervi e darvi il benvenuto, proprio come si fa nelle cerimonie ufficiali dell’Ateneo».
Un’accoglienza che non voleva evocare la magia di Harry Potter ma la bellezza della filosofia. Il progetto rivolto agli alunni della scuola primaria, iniziato lo scorso anno con alcune classi dell’Istituto Leone XIII di Milano, intende, infatti, avvicinare i più piccoli a al mondo della filosofia. Non con insegnamenti teorici o di storia del pensiero filosofico, bensì con un laboratorio del filosofare realizzato direttamente dagli alunni che, attraverso la discussione e il gioco, imparano a porsi domande, a svilupparle e a metterle in rapporto al mondo.
«Noi mettiamo l’accento sul filosofare proprio perché il nostro approccio è di dialogo» spiega Paola Muller, che cura il laboratorio del Dipartimento di Filosofia insieme a Ingrid Basso e Pia De Simone.
Ai bambini è stata consegnata una “cartelletta” contenente una penna, il programma della giornata e un foglio per raccogliere le loro domande dopo aver ascoltato la lezione su Sant’Agostino e sulla bellezza.
«Sant’Agostino è un filosofo che ha avuto una vita ricca di insegnamenti validi anche per noi oggi», dice la professoressa Muller spiegando perché sia stato scelto proprio il filosofo di Ippona. Uno dei principi alla base della filosofia agostiniana è «scoprire la bellezza che è dentro di noi e fuori di noi e, per farlo, dobbiamo interrogarci e interrogare il mondo», aggiunge la docente. In questo tentativo di porsi e porre domande, i bambini hanno partecipato attivamente all’incontro, talvolta sollevando interrogativi che non ci si aspetterebbe da un pubblico così giovane.
«L’iniziativa di fare filosofia con i bambini mi sembra ottima» dichiara la madre di una bambina dell’Istituto. «È affascinante come le professoresse siano riuscite a rendere fruibili argomenti così complessi e astratti e, allo stesso modo, è sorprendente come i bambini siano così attenti e partecipi. Rapportare la filosofia alla vita quotidiana mi sembra il miglior metodo per insegnare loro a ragionare e riflettere».
“Filosofare con i bambini” tornerà nelle aule di largo Gemelli lunedì 26 marzo e toccherà agli studenti dell’Istituto Comprensivo Pisacane Poerio confrontarsi con il pensiero di Sant’Agostino e il suo concetto di bellezza.