Il Welcome Day della facoltà di Scienze della Formazione si è tenuto come da tradizione a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, ma con modalità innovative dettate dalla situazione pandemica in corso. 140 gli iscriti al 1° anno presenti in sala (70 al mattino, altrettanti il pomeriggio) mentre tutti gli altri hanno potuto assistere da remoto.
Perfettamente in linea con la duplice modalità di fruizione – in presenza e online – con cui gli studenti affronteranno le lezioni dell’anno accademico alle porte, anche il Preside di facoltà Luigi Pati non ha rinunciato ad augurare agli studenti un buon inizio di percorso, intervenendo in apertura dei lavori con un messaggio da remoto.
“Nonostante l’impossibilità di incontrarci di persona, tengo a dirvi che la facoltà ha messo in campo una serie di iniziative per potervi permettere di conoscere docenti, corsi e ambienti universitari della nostra sede - ha precisato il prof. Pati nel suo discorso di benvenuto alle matricole. – Questo stato di lontananza alternativo all’elemento qualificante della nostra facoltà, ovvero la relazione tra persone, non deve impedirvi di coltivare i rapporti: la negatività del periodo ci ha permesso infatti di giovare di nuove e utili forme di comunicazione”.
Parole riprese da Don Mauro Cinquetti, assistente spirituale della Cattolica che al Centro pastorale dell’Ateneo ha introdotto la modalità di incontro e dialogo online quando i numeri non consentono di farlo di persona. Don Cinquetti ha sottolineato come “non si tratta solo di formare professionisti ma anche e soprattutto uomini e donne”.
Nel merito dei contenuti relativi al piano di studi della facoltà è entrata la prof. Monica Amadini, coordinatrice dei corsi di laurea.
“La nostra facoltà forma i futuri professionisti dell’educazione, della formazione della persona e delle professioni socio-pedagogiche, nei prossimi tre anni avrete modo di apprendere conoscenze e competenze sia teoriche che pratiche. Abbiamo voluto fortemente questo momento in presenza, seppur parziale, poiché ritenevamo molto importante darvi fisicamente il benvenuto. Siete i primi ad aver sperimentato la maturità in una situazione pandemica ed i primi ad iniziare un percorso di accedemico in una situazione ancora emergenziale; insieme a voi anche le istituzioni stesse, come la nostra, hanno dovuto reinventarsi" ha esordito Amadini.
Complementari alle nozioni teoriche veicolare tramite le lezioni frontali e fondametali in termini di apprendimento sul campo della professione, saranno inoltre le attività di Didattica Integrativa previste a partire al II° e al II° anno.
“Le competenze pratiche saranno sviluppate grazie a laboratori e tirocini, la cui frequenza obbligatoria permetterà di maturare crediti sufficienti al superamento delle prove – ha illustrato Elisa Bara, docente coordinatrice di suddette attività – In particolare: sono previsti 4 laboratori da 25 ore ciascuno, mentre l’attività di tirocinio potrà essere svolta presso i servizi per l’infanzia o alla persona”.