È nato a Bologna ma sarà al servizio di tutta l’Emilia Romagna Bi-Rex (Big Data Innovation&Research EXcellence), il primo degli 8 Competence Center del Piano Industria 4.0: frutto dell’accordo tra 48 imprese regionali di vari settori e guidato dall’Alma Mater, vede il coinvolgimento dell’Università Cattolica, delle università dell’Emilia Romagna e di importanti centri di ricerca della Regione, che metteranno a disposizione delle imprese tecnologie abilitanti su filiere importanti: meccatronica, automotive, biomedicale, agrifood.
Tutti settori su cui l’Emilia Romagna esprime eccellenze a livello internazionale. La levatura nazionale e internazionale dell’iniziativa è ulteriormente testimoniata dalle partnership con il Cineca e l’Istituto nazionale di fisica nucleare, Infn (che insieme garantiscono il 70% della capacità del calcolo del paese) e con il Cnr.
«È un gioco di squadra per la promozione e lo sviluppo delle tecnologie dell’Industria 4.0 tra le imprese della nostra regione e non solo» spiega il professor Franco Timpano (nella foto), docente di Economia Politica e componente dell’Assemblea dei soci in rappresentanza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il compito principale del “competence center” è quello di permettere a tutte le imprese, preferenzialmente Pmi, di accedere alla ricerca scientifica e tecnologica che sviluppa le tecnologie del 4.0 «a partire dallo sviluppo del tema dei Big Data che sarà ambito privilegiato di sviluppo del centro emiliano-romagnolo, anche grazie al grande centro di calcolo che sta nascendo in Emilia Romagna a seguito del trasferimento da Reading a Bologna del Centro Meteo Europeo, come effetto della Brexit, e all’aumento della potenza di calcolo e della capacità di storage di dati».
Bi-Rex ha una dotazione finanziaria di 7,5 milioni di euro ed una dotazione in servizi che supera i 7 milioni di euro. Nel primo round di attività si potranno finanziare circa 12,7 milioni di euro e 33 progetti, potendo contare su un finanziamento ministeriale (Mise) del 50% messo a disposizione nell’ambito del cosiddetto Piano Calenda a sostegno delle tecnologie della digitalizzazione.