Ancora un riconoscimento internazionale per uno spin off della Cattolica di Piacenza. Questa volta il merito va ad Horta srl, che ha vinto il concorso, bandito dalla Piattaforma Europea per il Biologico-TPOrganics, per le tecnologie innovative nella gestione delle avversità in agricoltura biologica.

«Al concorso europeo bandito da TPOrganicsAbbiamo proposto il sistema di supporto alle decisioni per la viticultura sostenibile, vite.net®, sviluppato da Horta srl, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, e già utilizzato con successo da più di 130 aziende viticole e consulenti pubblici e privati del settore in tutta Italia» racconta Sara Elisabetta Legler, dottore di ricerca Agrisystem e oggi responsabile ricerca e sviluppo nel settore viticolo presso Horta. Vite.net è usato anche da Res Uve, a Castell’Arquato, un’azienda dimostrativa per l’innovazione e la sostenibilità in viticoltura, a servizio del territorio piacentino.

 «Si tratta di un servizio di web assistance che comprende un sistema integrato di monitoraggio in tempo reale delle componenti del vigneto (aria, suolo, piante, malattie e insetti) e un applicativo disponibile online che, analizzando questi dati con tecniche di modellistica avanzata, fornisce immediatamente allarmi e informazioni per supportare il processo decisionale di chi gestisce il vigneto». In pratica con vite.net l’agricoltore non è più solo nel decidere se e quanto  trattare o meno le coltivazioni con determinati pesticidi e in quali quantità, dato che può avvalersi di uno strumento avanzato, che favorisce raccolti più efficienti e una maggiore sostenibilità ambientale.

Vite.net® è stato selezionato tra circa 30 altre proposte innovative provenienti da tutta Europa «perché è uno strumento che rende facilmente fruibili agli utilizzatori finali risultati scientifici complessi» sottolinea Elisabetta Legler.

Misurabili anche i vantaggi economici portati da vite.net: «L’applicazione di questo sistema permette di ottimizzare la produzione viticola in termini di qualità e sanità, come pure di ridurre i costi per la difesa delle colture applicando i prodotti fitosanitari nei momenti più opportuni e alle giuste dosi (è stato calcolato un risparmio medio di 200-300€/ha). Infine, l’innovazione ha ottenuto il miglior punteggio in quanto è trasferibile anche su altre colture: Horta infatti ha sviluppato sistemi di supporto alle decisioni con la stessa struttura anche per altre colture, tra cui grano duro e tenero, orzo, soia, olivo e pomodoro».

I vincitori del bando sono stati invitati a presentare la propria innovazione durante gli “Organic Innovation Days” tenutesi a Bruxelles. L’obiettivo di queste due giornate è stato quello di mettere intorno allo stesso tavolo leader del settore Bio e policy maker, per discutere del potenziale innovativo del settore stesso.

«Per Horta questa occasione è stata una ottima opportunità per far parlare di sé a Bruxelles e ad ampliare il proprio raggio d’azione - conclude con meritata soddisfazione Elisabetta Legler: attualmente i DSS sono venduti a livello nazionale, ma dall’anno prossimo è già previsto il primo passo verso l’internazionalizzazione attraverso accordi commerciali con altre società in Spagna e Portogallo».

Continua a leggere