L’esperienza di Università Cattolica nel ruolo di partner in un progetto di alta rilevanza civica e di elevato contenuto scientifico come è "Brescia città del Noi! è stata avviata dopo una ponderata riflessione ed ora è possibile dire di aver ben scelto nel voler intraprendere questa strada.
Sono due le ragioni sviluppate nell'intervento: da un lato il richiamo alle tre missioni dell'Università e la stretta correlazione con i contenuti proprio del progetto, ovvero le trasformazioni nel sistema del welfare, dall'altro le relazioni che sono sorte o si sono rinvigorite tra gli operatori sociali, gli esperti e gli accademici che delineano un patrimonio che eccede probabilmente il confine dei rispettivi ambiti di appartenenza.
I lavori sono stati introdotti dal prof Luigi Pati, preside della facoltà di Scienze della Formazione, e si è articolato in due conversazioni molto concrete e allo stesso tempo profonde.
E' la prima volta che UC di Brescia entra in relazione così stretta con il Comune per pensare insieme alla trasformazione del sistema di Welfare Municipale, e lo fa insieme ad altri enti di primo livello quali Università degli Studi di Brescia, Auser, Cooperativa Colibrì e Socialis lungo un tempo medio di 3 anni. Le risorse economiche sono state fornite da Fondazione Cariplo nell’ambito di un vasto programma pluriennale denominato "Welfare in Azione".
È stato l’assessore Felice Scalvini a volere questo progetto ed è lui l’animatore e l’ispiratore di questo processo di cambiamento molto intenso. Oltre ad alcuni esperti di UC che si sono succeduti nella descrizione del lavoro svolto finora (Mino Spreafico, Elisa Bara, Maria Paola Mostarda) è stato apprezzato l’intervento di Clara Bassanini della Cabina di regia di progetto.
È stato detto che la formazione è una reale leva di cambiamento in un sistema complesso in transizione e richiede ideazione innovativa e rigore di metodo. Per questo scrivere i risultati ed esporsi “mettendosi la faccia" acquista un valore ancor più alto.
L’invito ad elaborare una valutazione complessiva è stato rivolto alla Prof.ssa Milena Santerini, docente Ordinario di Pedagogia Generale ma forte della esperienza nella 17° legislatura appena conclusa, dove ha contribuito alla approvazione di un paio di leggi significative per questo settore come la legge sulla “Figura dell’educatore professionale e del pedagogista” (C 2443/2017) e la Legge sul “Dopo di Noi “ (C 112/2016).
L'obiettivo rimane quello di proseguire nella messa a sistema delle innovazioni avviate, favorendo sempre più un coinvolgendo di studenti, esperti e accademici. Il welfare che cambia si rivela nel quotidiano della vita degli abitanti di Brescia e questo seminario rappresenta una tappa importante in questo percorso.
La didattica infatti nella nostra Università e nello specifico nella Facoltà che presiedo, è funzionale alla costruzione delle competenze di figure professionali coinvolte negli ambiti socio-educativi e socio-sanitari. Si tratta di educatori professionali, di coordinatori pedagogici, di pedagogisti nonché di tutte le figure impiegate nella intera filiera della scuola. Parlare di Welfare in questi ambiti è quanto mai necessario: i committenti della quasi totalità delle organizzazioni ove è possibile svolgere le professioni menzionate sono attori del Welfare.